La spia dei maghi

Dopo la Trilogia dedicata alla maga Sonea, dopo il prequel legato alla magia guaritrice e alla guerra di Sachaka, ecco che torna in Italia Trudi Canavan con “La spia dei maghi”, il nuovo ciclo narrativo nel mondo dei maghi Kyraliani. E passato molto tempo dopo la guerra con gli Ichani e ci sono stati grandi cambiamenti sotto moltissimi aspetti, sia per la Corporazione Dei Maghi che per la città. Non tutti però sono stati positivi, soprattutto per le evoluzioni inattese che hanno portato i cambiamenti sociali. Il lettore è calato lentamente nel rinnovato mondo, illustrando con giusto ritmo tutte le novità e facendo ritrovare i vecchi personaggi ed i “nuovi arrivati”, il tutto con il consono stile di scrittura scorrevole e ben equilibrato tra azione, dialoghi e leggere sfumature sentimentali ed introspettive. Il problema principale è evidentemente la lentezza narrativa con la quale si sviluppa la storia, portano all’attenzione del lettore tre distinti filoni narrativi equamente interessanti ma sviluppati con estenuante lentezza seppur con continuità. Fortunatamente procedendo con la lettura il tutto acquista dinamismo fino alle fantastiche pagine conclusive, con interessantissimi lasciti per il seguito. Un buon libro per i fan della serie, paga lo scotto degli evidenti buchi legati al ritmo narrativo ma nel complesso regala una buona lettura che intriga ed intrattiene, pur non raggiungendo i picchi dei predecessori. Tuttavia per chi si avvicina per la prima volta al mondo creato dall’autrice è altamente sconsigliato, perché va a mancare quella scintilla nata dal ritrovo dei personaggi, perdendo così un’importante stimolo alla lettura che nel lento avvio della storia è una delle poche cose riuscite.

Appassionata fin dall'inizio a questa meravigliosa saga magica, non mi potevo certo perdere questo libro! Lo consiglio caldamente, è davvero molto bello! Completamente diverso dalla solita storia ed ambientazini a cui eravamo abituati.... Gli anni sono passati, Sonea è diventa la "Maga Nera" della Corporazione e come sappiamo ha avuto un figlio, Lorkin. E' su di lui che si basa la trama di questo libro, e devo dire che mi piace proprio come personaggio, ha un bel caratterino! Sonea è alle prese con una maga fuorilegge... Lorkin lascia la Corporazione per fare da aiutante all'ambasciatore Dannyl... Ma Lorkin viene rapito e ... bè, non vi dico come procede... ma vi assicuro che ce n'è per tutti i gusti! Vale la pena di leggerlo, eccome! Ritroviamo vecchie conoscenze e conosciamo nuovi personaggi... un libro tutto da scoprire... assolutamente da non perdere!

il giovane mago Lorkin parte verso Sachaka come aiutante dell'ambasciatore Dannyl per ricostruire le lacune presenti nella storia della magia. A Sachaka vige ancora la schiavitù e la presenza di Lorkin, figlio di Akkarin e Sonea, non è gradita a tutti; infatti una delle Traditrici, una setta di maghe oscure i cui membri restano nell'ombra lavorando come schiave. La morte di Lorkin viene sventata da Tyvara, un'altra schiava e maga nera, che lo conduce in un viaggio per scappare da chi lo vuole uccidere. Il padre di Lorkin ebbe un debito non saldato con le Traditrici e ora è il figlio che deve rimediare. La metà del libro ricorda e spiega gli avvenimenti avvenuti nel libri precedenti, alcune parti sono inutili e noiose. non è per niente entusiasmante e sembra che l'autrice voglia solo allungare il brodo per arrivare a 500 pagine.