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Nationality Letteratura: Germania
Bambini, abbecedari, giocattoli
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Bambini, abbecedari, giocattoli - Walter Benjamin - copertina
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Bambini, abbecedari, giocattoli

Descrizione


Come giocano i bambini? In che modo riescono a utilizzare i materiali di risulta di un processo produttivo del tutto funzionale alla vita degli adulti in una Wonderland per noi inimmaginabile, nel paese degli incanti in cui tutto è possibile? E perché anche gli adulti non possono trasformare un libro in un oggetto metamorfico, come i bambini facevano con i sillabari dell'Ottocento? Nostalgico e di un'intelligenza fluorescente, Walter Benjamin è spesso tornato su questi interrogativi, raccontando la propria infanzia, recensendo volumi e mostre dedicati ai giocattoli, collezionando egli stesso abbecedari dimenticati. I contributi raccolti in questo volume ricostruiscono le tappe fondamentali dell'interesse di Benjamin per il mondo ancora pulsante dell'infanzia, documentano i suoi interventi contro impostazioni pedagogiche troppo anguste o razionalistiche, e illuminano il significato degli oggetti di gioco, con cui il bambino, al pari del collezionista, istituisce un autentico rapporto feticistico.
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Dettagli

2010
1 gennaio 2010
130 p., Brossura
9788889891780

Conosci l'autore

Walter Benjamin

1892, Charlottenburg (Berlino)

Filosofo e critico letterario tedesco di origine ebraica. Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco e si laureò a Berna (1918) con una importante dissertazione sul Concetto di critica d’arte nel romanticismo tedesco (Der Begriff der Kunstkritik in der deutschen Romantik). Risale agli anni della giovinezza l’amicizia con G. Scholem, studioso della mistica ebraica, e con il filosofo E. Bloch. Tra il ’23 e il ’25 lavorò a un libro sul Dramma barocco tedesco (Ursprung des deutschen Trauerspiels), con il quale sperava di ottenere la libera docenza all’università di Francoforte; ma l’opera, che dietro la metafora dell’arte barocca cela un’audace applicazione del metodo dialettico all’arte moderna e alle sue categorie, prima...

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