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Benny Goodman è nato a Chicago nel 1909. Figlio di immigrati russi, venne spinto dai suoi genitori a intraprendere gli studi musicali presso il Chicago Musical College. Lì conobbe un insegnante di origine tedesca, che rafforzò il suo stile musicale basato sul rispetto delle regole armoniche, l'eleganza formale e una notevole raffinatezza stilistica. Già dodicenne Goodman suonava in un'orchestra, ma solo dopo la crisi del 1929 si dedicò alla musica da ballo con una propria Big Band, fondata nel 1934. La compagine di questa grande orchestra, per la prima volta, metteva assieme musicisti bianchi e neri. In breve la perfezione stilistica di Goodman gli valse il riconoscimento, oltre che del mondo legato al jazz, anche dei molti appassionati di musica estranei a tale cerchia. Nel 1938 Benny Goodman e la sua orchestra si esibirono alla Carnegie Hall, fino ad allora luogo riservato esclusivamente alla musica classica. Durante lo storico concerto parteciparono jazzisti del calibro di Count Basie e Lester Young, e fece storia l'interpretazione vocale di Martha Tilton con più chiamate alla ribalta e richieste di bis. Il concerto si concluse trionfalmente con il brano "Sing, Sing, Sing" che vedeva alle percussioni il notissimo batterista Gene Krupa. Quasi per una casualità il concerto venne registrato su una lacca, ritrovata anni dopo da Goodman che ne ricavò un doppio LP pubblicato nel 1950. In seguito, nel 1998, venne realizzato anche un doppio CD di grande successo. Entrambi i supporti sono entrati nelle classifiche degli album live jazz più venduti di tutti i tempi. L'importanza di Benny Goodman nella storia del jazz è indiscutibile. A lui va il merito di avere attuato una rivoluzione stilistica che ha trasformato il jazz dalla forma classica allo Swing, aprendo la strada a quello che in seguito sarebbe diventato il BeBop. Creando una sorta di ponte fra generi musicali diversi, il compositore ha inventato un nuovo modo di porsi per i musicisti e strumentisti dell'epoca con sua contemporanea apertura verso la musica classica e il jazz. Oltre a questo Goodman ha contribuito alla diffusione del jazz tra la popolazione bianca dell'epoca, con un tipo di musica da ballo, lo Swing, che vede ancor oggi un nuovo e inaspettato successo. Il cofanetto "The Real...Benny Goodman" è composto da tre CD, contenente ben 64 brani del musicista. Il package è gradevole e ben confezionato, con la superficie dei supporti stampata a imitazione dei dischi in vinile. La qualità tecnica non sempre è elevata, visto che molti brani sono tratti da registrazioni dirette di trasmissioni radiofoniche, o riproduzioni sonore di dischi in bachelite dove è evidente il fruscio della testina. Alcuni pezzi sono comunque di buona qualità, ragione per cui, nonostante i limiti tecnici, il cofanetto è in ogni caso consigliabile considerato il gran numero di brani proposti e il prezzo estremamente accessibile. Se qualcuno volesse prediligere la qualità sonora, può decidere di scegliere tra le numerose altre proposte discografiche, tutte però di prezzo superiore e con una più limitata presenza di tracce.
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