Tango alla fine del mondo

Un romanzo ben scritto,interessante il periodo storico che tocca la realta' del sud e l'emigrazione dell' epoca ma la storia mi ha annoiato, la trovo banale e poco reale e,nonostante sono vicina alla fine,ho deciso di interrompere la lettura. saga sui migranti italiani verso l'argentina, richiama i grandi romanzieri francesi di fine ottocento.....in alcuni momenti ti fa venire un'angoscia assoluta ma è veramente un libro scritto bene! i personaggi e le loro storie non te li scrolli più di dosso, provato perchè dopo mesi dalla lettura li ho ancora ben vivi in mente!!!

Un grande romanzo tout court che sa raccontare, in profondità ma con un ritmo che trascina, personaggi che respirano il soffio della vita, in lotta con se stessi e con il destino, in un succedersi intenso di scoperte mai superficiali o scontate. Diego Cugia, autore di Jack Folla e Alcatraz, si trasforma, rinunciando alle sue precedenti armi vincenti, reinventando un nuovo stile di scrittura che ci fa riscoprire il piacere di leggere, - ogni frase trascina per originalità e forza - ma è anche il racconto di un'epopea dove l'amore,l'odio, il senso della vita, ci coinvolgono fino nell'anima. Il libro ha un solo difetto: una volta che l'inizi non lo molli più.

E' un bel libro da leggere, non c'è che dire. La storia, a volte, emoziona come se tu fossi lì, in quel momento, con i personaggi che piangono, si disperano. Personalmente, in alcuni punti, sono rimasta persino indignata dall'atteggiamento dei protagonisti. Lo sguardo disincantato può dire qualcosa su quella che è la realtà degli emigranti, tema estremamente attuale e che dovrebbe far riflettere sul fatto che nella storia fenomeni di questo tipo si ripetono: tutti ne siamo stati o potremmo esserne protagonisti....