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In poco tempo Viola ha perso il lavoro e l’uomo che amava e, quando una telefonata le annuncia la morte della nonna Adele, il suo mondo così come lo conosceva non esiste più. Il colpo è troppo forte ed è andato a segno. Parte subito con la famiglia per il Salento e la masseria in cui viveva la nonna, e in cui Viola ha passato molte estati, l’accoglie con un senso di abbandono che l’addolora. Manca da due anni, presa dalla vita che pensava andasse in un altro modo, e l’ultimo ricordo che ha di quei posti risale a una vacanza fatta con il suo ex-fidanzato che, vinto dalla polvere e dagli agi limitati, ha preteso di andare in hotel. E Viola si sente in colpa per essere stata assente, sciocca e cieca; per aver permesso ad altre persone e situazioni di manovrarla a piacimento come un burattino. E quando il notaio sorprende un po’ tutti, leggendo il testamento con cui Viola eredita la masseria, lei sceglie di restare e provare a ristrutturala per ridarle una seconda vita, anche contro il parere del padre che preferirebbe venderla e partire il prima possibile. È Marianna, la madre, nonché figlia di Adele, a incoraggiarla e per Viola restare vuol dire crescere, sapendo di dover contare soltanto su sé stessa; incontra Angelo, un uomo capace di destabilizzarla con la sola presenza, e Aris, il ragazzo più bello che abbia mai visto. Conosce meglio Carmela e Vito, che abitano in uno degli alloggi della masseria e il piccolo Nico, un bambino speciale: nonna Adele ha tutelato tutti prima di morire. E una lettera per Viola, scritta di suo pugno, la avvisa di stare attenta… La finestra sul mare di Sabrina Grementieri edito da Sperling & Kupfer si configura come un bel romanzo sentimentale di impianto classico e perfettamente rientrante nei canoni della tradizione. Il linguaggio è fresco e immediato, e l’ambientazione dona alla storia una patina poetica soprattutto nella prima parte; nella seconda, la narrazione prende il sopravvento e l’azione predomina. Bella la caratterizzazione dei protagonisti, Viola e Aris, più fragile quella di alcuni comprimari e, sinceramente, mi spiace sfugga il personaggio di Adele: assenza comprensibile e dettata da esigenze legate al plot narrativo, ma questa donna, rispettata e temuta dall’intero paese per le sue apparenti doti di chiaroveggente, resta un piacevole enigma per tutto il romanzo. Amore, lealtà, amicizia sono le chiavi di una lettura leggera e gradevole grazie anche all’accorto dosaggio di piccoli colpi di scena che agganciano il lettore alle pagine fino alla fine. Consigliato!
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