La storia

Come un antico animale romano, all'inizio di ogni capitolo sono riepilogati i fatti rilevanti della Storia italiana e mondiale che caratterizzano la Seconda Guerra Mondiale. Pur essendo la Storia con la S maiuscola, essa, in realtà, rimane ai margini della narrazione, come a farne una cornice. All'autrice, infatti, interessa raccontare la storia (con la s minuscola) degli umili, dei disgraziati, che si aggrappano alla vita con le unghie e con i denti, nonostante le traversie, che desiderano avere qualcosa di meglio dalla vita, pur circondati dalle macerie causate dai bombardamenti. Gli animali sono i co-protagonisti di questa storia, descritti efficacemente nella loro spietatezza e nella loro grande capacità di affezionarsi agli esseri umani e di proteggerli con tutte le loro forza. E non manca lo stupore, la meraviglia espressi attraverso gli occhi di un bambino, Useppe, che guarda il mondo intorno a sé senza alcun filtro, con la purezza dell'anima infantile. Un romanzo, che a tratti risulta difficile da leggere per la dose di dolore che porta con sé, ma che vale la pena di conoscere per l'autenticità e per il senso di tenerezza nei confronti del genere umano con cui è stato scritto.

Un libro molto interessante

Elsa Morante con questo libro dimostra di avere una capacità narrativa fuori dal comune. Più che un libro è un insieme di quadri d’autore descritti da un abile osservatore nei minimi particolari. La descrizione è così accurata, profonda e commovente che sia l’ambientazione che i personaggi si materializzano davanti al lettore che ne diventa parte integrante. Nulla è trascurato e la stessa attenzione data ai personaggi, è concessa al cane Blitz, al gatto Rossella, ai canarini Peppiniello e Peppiniella che partecipano agli eventi degli umani, fino a giungere alla metamorfosi di Bella che da cane si trasforma in essere umano. Numerose le frasi sulle quali riflettere, tra queste: “la vera anarchia non può ammettere la violenza. L’idea di anarchia è la negazione del potere. E il potere e la violenza sono tutt’uno” e ancora “La camera a gas è l’unico punto di carità, nel campo di concentramento”. È un libro da leggere e da rileggere.