La caduta

Come al solito un ottimo libro, ben scritto, probabilmente in questo caso più che sulle indagini, Connelly si focalizza più sulla politica che muove le fila, vuole farci vedere come in ogni caso, ci siano sempre intrecciati gli interessi politici e anche colui che vuole fare il suo lavoro per bene, deve in qualche modo scenderci a patti. Il finale è un po' amaro, non una novità con Connelly. Bosch è una certezza, mi conquista sempre, ora poi che grazie alla figlia, riesce a tirare il suo lato umano, mi piace ancora di più.

Confinato nel reparto dei vecchi Casi Irrisolti, l'anziano detective Bosch del LAPD, attende con impazienza e mestizia allo stesso tempo, il momento un cui potrà lasciare il servizio e godersi la pensione. Ma mentre si accinge ad interessarsi di un vecchio caso di stupro ed omicidio viene incaricato di indagare sullo strano suicidio del figlio di un importante politico. Bosch riuscirà a completare con successo le due indagini ma forse in una delle due non sarà proprio la verità a trionfare... Un altro centro di Michael Connelly questo suo "La caduta" dove l'autore sembra quasi sdoppiarsi e riuscire, da un lato a scrivere un vero e proprio giallo a tutto tondo e nell'altra indagine a scrivere con la forma di un autentico "noir". Connelly rimane e si conferma uno dei miei scrittori preferiti. Da leggere assolutamente.

Ho trovato un Michael Connelly sbrigativo nella trama, non mi ha entusiasmato eccessivamente questo thriller. Tutto troppo veloce, troppo facile, non appassionante. Adoro questo scrittore ma non trovo LA CADUTA paragonabile ad altri suoi libri. Un po' troppo scritto "per voler scrivere qualcosa". Peccato.