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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Tra flashback di film anni '80 — Mickey Rourke in "9 settimane e 1/2" e Whoopi Goldberg —, dialoghi surreali e spassosi, descrizioni di una New York patetica e scintillante, il libro ci spinge a chiederci se davvero si può sfuggire al dolore, mettendo a nudo il lato più oscuro e incomprensibile dell'umanità.
Oggi voglio parlarvi di Il mio anno di riposo e oblio di Ottessa Moshfegh edito da Feltrinelli. Mi ha sedotto la copertina, poi il libro mi ha travolta e trascinata in una dimensione che non mi aspettavo, quello della New York di 20 anni fa. La protagonista è una giovane donna in carriera, bella, benestante, che vive nell'Upper East Side di New York. É una donna spiritosa ma anche cinica, a volte disturbante, spocchiosa e ci trascina a fondo con lei. Ci sono delle ombre nella sua vita, dei traumi veri e propri da superare e lei tenta di farlo annullandosi: vuole annullare i traumi annullando se stessa, come dormendo per un anno intero a suond di farmaci. Certo non è un'impresa facile. Ce la farà la nostra protagonista?
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avevo aspettative molto alte su questo libro ma purtroppo sono rimasta abbastanza delusa. La trama rimane molto sul superficiale per tre quarti del libro, e le ultime 30 pagine sono le uniche davvero significative sia al livello di trama che di scrittura. Se il libro fosse stato come le ultime pagine sarebbe stato un capolavoro, ma purtroppo non è così. L'ho trovato abbastanza superficiale nonostante le premesse fossero buone, Peccato
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