Dal 12 dicembre 1969, quando esplode la filiale della Banca Nazionale dell'Agricoltura di piazza Fontana a Milano, fino all'assassinio di Roberto Ruffilli da parte delle Brigate Rosse il 16 aprile 1988, in Italia sono state ammazzate quasi quattrocento persone, e oltre mille ferite e rese invalide. Sono gli «anni di piombo e di tritolo», la stagione degli attentati a mano armata del terrorismo «rosso» e delle stragi «nere». Gianni Oliva ripercorre i fatti di quel periodo e ricostruisce l'Italia dei due decenni precedenti, da un lato conservatrice e retrograda, dall'altro paese del miracolo economico. Lo Stato alla fine ha vinto la guerra, ma solo dopo aver perso (per colpa) troppe battaglie.
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Interessante spaccato storico degli anni di piombo, una buona lettura per chi vuole sapere di più sul terrorismo di destra e sinistra