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Dettagli

2022
3 giugno 2022
183 p., Brossura
9791280144331

Descrizione

Berlino, anno 1888. Achill Dubois è un giovane ufficiale che conduce una vita dissipata tra locali omosessuali, alcol e droghe. Di famiglia nobile, bello e annoiato, vive nel lusso e negli agi. Non ha crucci, se non un cattivo rapporto con il padre che, in quanto pansessuale, lo considera un “invertito”; ma il giovane continua a vivere la sua esistenza tra sfarzo e vizi notturni. Achill ha un fidanzato di lunga data, Reginar Schultz. Questi ha un rapporto morboso con la madre e ama la bella vita, il lusso e la ricchezza, ma è gelosissimo di Achill. Durate una delle solite serate, Achill incontra Leonard Wagner, un giovane militare di umili origini di cui si invaghisce, ma pian piano scopre con lui emozioni mai provate. Tra amori, vendette e intrecci di ogni sorta in grado di avvincere, “Berlin” si ispira al saggio storico “Gay Berlin” di Robert Beachy e alle tematiche LGBTQ+ trattate nel romanzo.

Valutazioni e recensioni

1/5
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Da appassionato di Berlino, ho voluto acquistare questo libro che, tra le note di presentazione, vantava riferimenti storici precisi, essendo ispirato al saggio "Gay Berlin - L'invenzione tedesca dell'omosessualità" di Robert Beachy; ho dunque ritenuto potesse essere interessante, incoraggiato anche dal fatto che la piccola e giovane casa editrice che ha pubblicato quest'opera prima, sul proprio sito, dichiarasse intenzioni molto ambiziose come la scoperta di nuovi talenti letterari e la loro attenzione nel cercarli e selezionarli. Purtroppo questo "Berlin" si è rivelato già dalle prime pagine, piuttosto banalotto, con una trama e un intreccio tipici da telenovela o manga giapponese (ecco: forse più adatti per un fumetto o una graphic novel), nemmeno scritto male (a parte i refusi macroscopici sfuggiti in fase di editing e correzione) ma di una sconcertante povertà lessicale, addirittura, in alcuni casi, con un ricorso azzardato o del tutto sbagliato a verbi, avverbi o aggettivi di cui, sorge il dubbio, forse non si conosce troppo bene il significato. Ma ciò che più stride è l'assoluta improbabilità delle vicende e dei dialoghi: qui non si tratta tanto del problema di contestualizzarli in un'epoca piuttosto remota (fine XIX secolo), poiché suonerebbero ridicoli e forzati ambientati in qualsiasi periodo storico. I personaggi del racconto finiscono col risultare retorici, non credibili e privi di qualsivoglia spessore; anche sotto l'aspetto descrittivo purtroppo non ho riscontrato alcunché di positivo. Il risultato finale è quello di un soggetto pensato per una serie tv/web adolescenziale, con i protagonisti rigorosamente belli, dannati, torbidi e perversi al punto giusto.