In 16, cm 8 x 14, pp. L (compresa l'antiporta incisa all'acquaforte da Giovanni Mattia Striglioni tratta dal disegno di D. Piola), (10) + 734 (i.e. 684 essendoci un salto dfi numerazione tra le pagine 336 e 387). Annotazioni di possesso al frontespizio. Secondo frontespizio a p. 667 per la seconda parte con diverso titolo (Biblioteca aprosiana cantata da Pier Francesco Minozzi... che consiste in alcuni versi e in un indice dell'opera). Alla pagina C12r compare l'immagine xilografica di una stele egiziana. Piena pergamena coeva con unghie. L'opera. in realta', non venne mai terminata e termina alla lettera 'c'. Pubblicata sotto lo pseudonimo di Cornelio Aspasio Antivigilmi (anagramma dell'Aprosio), rappresenta un curioso esempio di bibliografia del periodo barocco, infatti le schede dei volumi compaiono all'interno delle bio - bibliografie dei donatori alla biblioteca degli stessi volumi, in successione alfabetica secondo il nome proprio del donatore stesso. L'Aprosio, originario di Ventimiglia, esempio eloquente di erudito del XVIIo secolo, viaggio molto, coltivando importanti rapporti con il mondo culturale. Nel 1648 fondo' nella sua citta' quella che puo' considerarsi una delle prime biblioteche pubbliche in Italia e la doto' di circa 10.000 volumi, moltissimi ottenuti grazie alle donazioni: '... Aprosio had founded a public library at Ventimiglia and request gifts for it from scholars and collectors all over in Italy...'. Breslauer, Folter, Bibliography its history and development, 1984, n. 67. Olschki, Catalogo CXXIII bibliografia, n. 34. Brunet, I, 325: '...Ouvrage rare, dont il n'a paru que la premiere partie qui finit a' la lettre C a la p. 666'. Melzi, I, p. 69. Gavazzi, Angelico Aprosio, la biblioteca..., Ventimiglia 2010
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