Libro Carne Anima e Briganti. Gli epigrammi di Arpino per le 33 formelle satiriche di Togliatto (Una spietata denuncia dei mali della nostra civiltà in un paese alla deriva) Giovanni Arpino
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Carne Anima e Briganti. Gli epigrammi di Arpino per le 33 formelle satiriche di Togliatto (Una spietata denuncia dei mali della nostra civiltà in un paese alla deriva)
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I ed. con tiratura limitata a 1000 esemplari numerati e firmati dai due autori (esemplare n. 282 con le firme di entrambi gli Autori). Testi dei 33 epigrammi in italiano. In-4, pp. 6 (gruppi di 2+4 (foglio doppio piegato a metà) pagine cioè)x360=216 pagine, rilegatura in similpelle rossa con titoli e cornici color oro al primo piatto e al dorso, cofanetto editoriale muto in similpelle rossa con fascetta editoriale in carta bordeaux con titoli color oro. Pagine e sguardie nei colori bianco, giallo mostarda e giallo paglierino. Fregi in bianco/giallo mostarda e in bianco/rosso. Riproduzione delle mattonelle a colori (le mattonelle sono sui toni del grgio-bruno). Stato buono Indice: Premessa - Tavole (. . .Et conculcabis leonem et draconem (Il cavaliere e il drago); Libro dei Salmi - Bella, horrida bella (Guerra, orrende guerre); Virgilio - Herrare humanum est (Sbagliare è umano); Seneca - Senatores boni viri, senatus mala bestia (Buoni i senatori, pessimo il senato); sentenza latina - Die Politik der Freien Hand (Libertà di pensiero e di coscienza); Bismark - Corruptissima republica plurima leges (Troppe leggi, repubblica corrotta); Tacito - Serva me, servabo te (Aiuta me, aiuterò te); Petronio - Unicuique suum (Ad ognuno il suo), Cicerone - Boni pastoris esse, tondere pecus, non deglubere (Il buon pastore tosa le pecore, non le scortica); Svetonio - Legem brevem esse oportet (Le leggi devono essere brevi); Seneca - Qui addit scientam, addit et laborem (Ciò che accresce il sapere aumenta l'affanno); Ecclesiaste - Sicut populus sic sacerdos (Il popolo ha i capi che si merita); Il Libro di Osea - Beati possidentes (Beati coloro che hanno il potere); Orazio - Humiles laborant ubi potentes dissident (Il popolo lavora mentre i potenti litigano); Fedro - Le silence du peuple est la leçon des rouis (Il silenzio del popolo è monito per il re); Mirabeau - Ipsa sua melior fama (È migliore della sua fama); Ovidio - Judex damnatur ubi nocens absolvitur (Il giudice che assolve il colpevole condanna se stesso); Publilio Sirio - Jus est ars boni et aequi (Il diritto è l'arte del bene e del giusto); sentenza latina - Ubi campi? (Dov'è la natura?); Virgilio - Omnia mea mecum porto (Porto con me tutto il mio); Biante di Pirene - Semper homo bonus tiro est (L'uomo buono è sempre messo sotto); Marziale - Non flere, non indignare, sed intelligere (Non piangere, non adirarsi, ma comprendere; Spinoza - Nec tecum possum vivere nec sine te (Né con te, né senza te posso vivere); Marziale - Multorum liberorum parens est (È padre di famiglia numerosa); detto latino - Ego dormio et cor meum vigilat (Io dormo, il mio cuore vigila) - Cantico dei cantici - Nisi caste saltem caute (Se non sei casto, sii almeno cauto); anonimo XVI sec. - Parva, sed apta mihi. Sed nulli obnoxia. Sed non sordida. Parta meo. Sed taem aere domus (Piccola mia casa, adatta a me, non soggetta ad alcuno, non brutta, ma costruita con il mio denaro; Ariosto - Vino et mulieres apostatare faciunt sapientes (Il vino e le donne fan perdere il senno anche ai saggi); dall'Eccklesiastico - Dilexi justitiam, odivi iniquitatem, prpterea morior in exilio (Amai la giustizia, odiai l'iniquità, morirò in esilio); Gregorio VII - Prpbitas laudatur et alget (La proibità è sempre lodata, ma la si lascia morire di freddo); Giovenale - Stultorum infinitus est numerus (Il numero degli stolti è infinito); Ecclesiaste - A rifar l'Italia bisogna disfar le sette; Foscolo - Ubi bene, ibi patria (Dove sto bene, lì è la patria mia); Pacuvio. . 0. . . . . .

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Giovanni Arpino

1927, Pola

Giovanni Arpino, nato a Pola nel 1927 da genitori piemontesi e morto a Torino nel 1987, è stato per molti anni giornalista sportivo.Tra i suoi libri: Sei stato felice, Giovanni (1952); Gli anni del giudizio (1958); La suora giovane (1959); Un delitto d'onore (1961); Una nuvola d'ira (1962); L'ombra delle colline (1964, premio Strega); Il buio e il miele (1969); Randagio è l'eroe (1972); Domingo il favoloso (1975); Il primo quarto di luna (1976); Azzurro tenebra (1977); Il fratello italiano (1980, premio Campiello); La sposa segreta (1983). Passo d'addio, uscito per la prima volta nel 1986, è stato il suo ultimo romanzo. Dal sito ufficiale dell'Editore Einaudi

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