Come ammazzare il capo 2

Questo è il sequel di "Come ammazzare il capo e vivere felici". Purtroppo, come spesso accade, questo secondo film non è all'altezza del primo, le risate ci sono, ma forse un pò forzate. La trama è semplice: i tre protagonisti vogliono mettere sul mercato un nuovo prodotto, un accessorio per la doccia, che pensano potrà avere un grande successo. Cercano dei finanziatori, ma finiscono per chiedere aiuto alla persona sbagliata, che in realtà cerca di truffarli per potergli rubare l'idea innovativa. Come riprendersi l'azienda? Semplice, basta rapire il figlio dell'investitore ed incassare i soldi necessari per non dover dichiarare fallimento. Riusciranno nell'impresa?

Dopo aver visto il primo capitolo ed essere rimasto molto soddisfatto della visione, ho voluto vedere anche questo sequel nonostante non mi aspettavo di vedere un film all'altezza del precedente. Con i rispettivi capi messi al tappeto, un seguito del film lo ritenevo alquanto improbabile ma nonostante ciò ero curioso di vedere quali nuove idee erano state introdotte nella nuova pellicola. La conferma dei protagonisti del primo capitolo (tutti attori di spessore) e l'aggiunta dei nuovi cattivi oltre che ad una trama ancora una volta molto ben costruita, rendono il film godibilissimo dall'inizio alla fine, con scene molto divertenti ed a dir poco assurde. La voglia di mettersi in luce unita all'ingenuità dei tre protagonisti, riescono a proporre una storia divertente composta da continue scene che strappano risate in continuazione. A tratti qualche dialogo e qualche scena sfocia un po' nel volgare e può essere un limite del film per coloro che non amano questo genere di scene. Oltre ai tre protagonisti, da elogiare le prove di attori del calibro di Jennifer Aniston, Jamie Foxx, Christoph Waltz e Kevin Spacey, quest'ultimo a mio avviso, nelle non moltissime scene in cui compare, diverte e non poco lo spettatore grazie al suo carattere molto egocentrico. I ruoli secondari di star di un certo calibro, è un'ulteriore dimostrazione della qualità della pellicola, permettersi di limitare a ruoli minori vere e proprie star è un'opportunità che non tutte le pellicole possono permettersi.