Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

Questa pellicola di Elio Petri rappresenta probabilmente qualcosa di unico nella storia del cinema. La trama è sicuramente il pezzo forte del film, a cui si aggiungono altri elementi che ne consolidano l’irrepetibilità. È la storia di un capo della squadra omicidi, che mette alla prova la propria insospettabilità uccidendo la propria amante e disseminando di indizi a proprio carico il luogo del delitto. Innanzitutto, forse nessun altro volto rispetto a quello di Gian Maria Volonté sarebbe stato più adatto a rappresentare quel capo della polizia spietato, psicotico, pieno di sé, temibile e, in una parola, talmente carismatico da riuscire a far credere di essere in errore chiunque fosse stato spinto, dalle prove che lui stesso crea a proprio carico, a pensare alla sua colpevolezza. In secondo luogo, la colonna sonora del m° Morricone è perfetta con quella successione di suoni che sembrano passi e ticchettii per riprodurre l’atmosfera noir e la suspense su cui si regge tutto il film. Rilevante, infine, anche il tema politico, che emerge sotto forma dei rapporti che si creano tra la polizia e i gruppi eversivi dell’Italia degli anni ’70.