Una piccola misteriosa storia, che è quella della nascita, narrata tra immagini e musica.. La natura ammira se stessa e trasforma una scogliera in ventre arrotondato, e la donna in mondo. Acquarelli delicati ed essenziali pieni di comunicativa. La tromba di Fresu arriva da lontano e una grande suggestione emerge dal nulla, dall'attesa, che genera con un soffio il primo suono. Motivi “modali” (privi di una direzionalità definita), tra silenzi, cui seguono una serie di eventi: significativi nella musica e nella vita. Minuto 8: la base si agita un poco e la tromba sceglie una tessitura progressivamente più alta. A questa sorta di ‘presentazione’ segue una pienezza di suoni “doppi” acuti e gravi: di ...un dialogo a due. Minuto 10: un primo rispondersi:, un terreno per nuove proposte. La voce acuta si fa sempre più personale e audace e quella più grave pare più disposta a ’far posto’ all’altra e ad ascoltare. Minuto 12.30: dall’ambito modale si passa al modo maggiore, si arriva a una “tonalità”, si approda a una forma e a un equilibrio. E riprende il dialogo, con la voce più acuta che propone e la più grave che imita. Minuto 13: l’impasto si fa decisamente più ricco e pieno. Minuto 14: il dialogo a due si fa proposta allargata a “gli altri” della nostra vita. Minuto 15: quella base che era pura atmosfera è diventata un insieme corale, su cui si stagliano le voci singole. Minuto 16: torna la quiete e si definisce un percorso melodico: la… si… do… // // do re mi // e risponde un ostinato, compare dunque un canone decifrabile e prevedibile, una regolarità, una quotidianità, un tempo che prima o poi doveva arrivare a scandire quell’infinito.. Minuto 17: la melodia punta a un fine, a uno scopo: mi fa sol ….. LA: ecco l’arrivo dolce e sereno, un traguardo. E ancora l’ostinato… e infine la conclusione in maggiore come un sole che sorge tra il suono del mare e il verso dei gabbiani, in una sinestesia completa, che è sintesi di questo ‘libro’.
