Tra le vite di Londra

Questo è il secondo libro della trilogia di Jennifer Worth. Che dire, "tra le vite di Londra" non si sofferma più, come il precedente capitolo, sulle partorienti assistite dalla protagonista Jenny. Questo libro è diviso in 3 parti, contiene meno storie, ma molto più intense. Quelle più emozionanti sono la prima ed ultima parte. La prima, perchè vengono affrontate delle storie che hanno come luogo in comune l'ospizio. Questa è anche la mia parte preferita, molto toccante la storia di Peggy e Frank. L'ultima parte è la storia di un paziente di Jenny. Lei lo ha assistito come infermiera, per curare delle ulcere alla sua gamba. Tra loro si svilupperà un'amicizia, che porterà Jenny a scoprire la vera storia di Joe Collett. La seconda parte è dedicata al processo di Suor Monica Joan, è una via di mezzo, una pausa tra le altre due parti di forte spessore emotivo. Personalmente, ho apprezzato sia il precedente che questo volume. E' un libro che ti trasmette la consapevolezza di quanto tu sia fortunata a non aver vissuto la povertà di quei quartieri negli anni 50. Questo libro lo consiglio a tutti: donne, uominini, sia ragazzi che adulti.

Dopo il grande successo di "Chiamate la levatrice", Jennifer torna a poco tempo di distanza con un altro volume. In questo libro sono numericamente di meno le storie che vengono raccontate ma Jennifer dedica a queste più spazio, le analizza con più profondità. Si ritrovano personaggi già incontrati nel primo volume (frequenti sono infatti i rimandi a personaggi o fatti avvenuti precedentemente nel primo libro) ma anche molte figure nuove. Libro coinvolgente quanto il primo capace di travolgere il lettore, farlo riflettere e fargli imparare qualcosa di più sul periodo storico durante il quale si svolge la narrazione. Lo consiglio vivamente.