Una stagione selvaggia

La prima avventura di Hap e Leonard. Una coppia veramente ben assortita, senza troppi fronzoli, mi ricordano Bud Spencer e Terence Hill (complimento!), ma qui Bud è un enorme uomo di colore gay, sarcastico e facilmente irritabile che viene trascinato in questa avventura da un Terence (Hap) con il quale molti uomini si possono identificare. Lavorare in roseto è una modo onesto di guadagnarsi da vivere, ma ripescare soldi facili dal fondo di un fiume e un vecchio amore mai dimenticato sono un'attrazione troppo forte per resistervi.

Una delle coppie letterarie (e non solo) più originali del panorama mondiale. Joe Lansdale riesce a dipingere quadri impressionisti con fiumi di parole perfette. La caratterizzazione dei protagonisti è talmente ben fatta che i due riuscirebbero a occupare le pagine anche senza fare nulla. La trama è quella classica di un noir e non succede nulla che non ti aspetteresti. I colpi di scena, gli accadimenti e tutto ciò che costruisce la trama sembra quasi di contorno: a colpire sono gli ottimi dialoghi e le descrizioni quasi perfette di paesaggi e scene. Un libro perfetto per iniziare ad immergersi nel Texas di Lansdale.

La prima avventura di Hap & Leonard funziona bene, scorre e coinvolge. A questa buona riuscita concorrono la grande abilità di Lansdale nel dipingere personaggi e scene in maniera istantanea, ma anche la relazione tra i due protagonisti, che da subito attrae l'attenzione del lettore: due personaggi opposti per certi aspetti, ma legati da una grande amicizia. Il tutto condito da quell'aspetto pulp che solo Lansdale riesce a dare. Quell'America sporca, che combatte per sopravvivere e che sembra lasciata a se stessa è la cornice ideale di questo romanzo che è il trampolino di lancio per due personaggi che Lansdale rappresenterà in altri romanzi e che da quest'anno sbarcano anche sul piccolo schermo, in una serie Tv a loro dedicata.