La luce sugli oceani

Tom è un uomo tormentato, sopravvissuto alla guerra, decide di intraprendere una vita solitaria, sarà il nuovo guardiano del faro. L'incontro con la gioiosa Isabel gli restituirà un pò di felicità ed anche, purtroppo, dei momenti di grande tristezza quando Isabel non riuscirà a portare a termine la gravidanza. Il ritrovamento di una bambina orfana di padre sarà una svolta per questa coppia ma l'egoismo non ripaga e dall'altra parte una madre piange la scomparsa della sua bambina. Tantissimi spunti di riflessione, meraviglioso...

Divorato nel giro di pochissime ore, è un romanzo con temi parecchio delicati e trattati con delicatezza (e a volte con particolari un po' crudi) dall'autrice. Sulle prime, nei primi capitoli, sembra un romanzo d'amore come tanti se ne leggono: i due protagonisti che si incontrano, dopo varie titubanze (da parte di Tom, ventottenne ex soldato con un carattere introverso e solitario) e tentativi (di Isabel, diciannovenne, che si innamora praticamente subito di Tom) si sposano e iniziano la loro vita al faro dove lui, per mestiere, ne è il guardiano. Sembra tutto procedere per il meglio, l'autore si sofferma su due terzi del libro sulla loro vita al faro, i ritmi lenti che lo caratterizzano, i rituali di accensione e spegnimento, i vari aneddoti e i giorni di quiete e tempesta. Poi, le vite di Tom e Isabel, felici all'inizio, nel loro amore reciproco, sferzate da atroci perdite che la segnano profondamente e che segnano, inconsciamente, le vite di tutti i personaggi. I colpi di scena sono concentrati quasi tutti verso la parte finale del romanzo, ma sono tutti mozzafiato. E' un libro che ho amato tantissimo e che è finito di diritto nei miei preferiti.

Non riesco a definirlo un "capolavoro", come ho letto in qualche recensione. Sicuramente una storia particolare e triste. Non ho amato tanto la protagonista femminile, Isabel (a differenza del mio appoggio per Tom, il marito):più volte non ne ho capito l'ostinazione e l'assurda convinzione di essere dalla parte del giusto. Un romanzo che non ho amato particolarmente (al di là del nervoso che mi suscitava la protagonista, mi ha lasciato realmente poco) tranne le ultime 100 pagine, in cui la storia si è evoluta arrivando a toccare le corde di tanti sentimenti insieme... le ultime pagine mi hanno commossa davvero. "...guarda l'oceano che si arrende alla notte, sapendo che la luce risorgerà."