Io sono con te. Storia di Brigitte

Mazzucco dà voce a Brigitte, la sua protagonista, per parlare del dramma dell'immigrazione e senza toni melensi, senza spinte terzomondiste racconta la sofferenza fisica e morale di essere privati di tutto, anzitutto della dignità.Una storia che altalena tristezza e speranza, ottimismo e malinconia e che offre la morale fondamentale che anche chi ha perso tutto, se spinto da un'energia formidabile, è sempre capace di rialzare la testa e sapersi affrancare anche dai drammi più feroci.Una lettura attualissima,utile e molto più che consigliata

Un bellissimo libro che ti fa entrare profondamente nel mondo dei rifugiati perché spesso, come giustamente sottolinea il libro, sappiamo come dolorosamente arrivano e sappiamo qualcosa su come li ospitiamo nei centri di prima accoglienza ma raramente conosciamo il seguito della storia. Qui invece seguiamo la vita di Brigitte che arriva in Italia in modo diverso rispetto alla moltitudine di migranti e che in modo diverso viene presentata dall'autrice rispetto ad una classica eroina da romanzo, è una donna forte, determinata ma anche con tante debolezze e difetti che me l'hanno fatta ammirare ma non amare. Non ho apprezzato molto "l'entrata" nel racconto della scrittrice stessa perché, secondo me, la storia era già completa in sé senza bisogno di aggiungere altro, per altro in maniera frammentaria. Consigliato.

Ho letto appassionatamente il nuovo di libro della Mazzucco, ma mi sono meravigliata poi di non aver trovato alcuna recensione sul vs. sito. Mi sono chiesta perché fiumi di parole, a volte immeritate,su altre novità uscite quasi in contemporanea e nulla per la storia vera di Brigitte. Se la si è letta, non si può non essere stati catturati dalla vicenda, dalla disperazione, dal coraggio di una donna. Una donna come noi, solo di un colore diverso e tanti più ostacoli di noi sul suo cammino. O non lo si è letto perché da qualche riga all'interno della copertina si comprende che si parla di migranti, dei soliti che vediamo ormai con distacco nelle immagini televisive? Beh, il libro ci fa capire cosa avviene dopo lo sbarco, qual è la rete di supporto, chi si dedica a questi disperati, chi vaglia i casi, chi aiuta col cuore, chi è indifferente.... La storia é vera e merita tutta la nostra solidarietà e partecipazione emotiva. Io guarderò queste persone straniere con altri occhi. E se fossi Feltrinelli, regalerei il libro alla gente di Goro che ha respinto il gruppo di ragazze immigrate: lo darei solo alle donne di quel paese, perché solo le donne possono capire.