L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione:
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Attraverso tre generazioni, Mo Yan ripercorre uno dei momenti più turbolenti della millenaria e affascinante storia cinese, l’opposizione all’invasione giapponese nella prima metà del secolo scorso. Ma quello che il Nobel propone non è un vero e proprio romanzo storico, piuttosto l’epica epopea di una famiglia di produttori di vino travolta dagli eventi e divenuta, volente o nolente, protagonista esemplare della resistenza ai “diavoli”. La voce narrante, ultimo rampollo della suddetta dinastia, racconta le gesta dei nonni paterni e dei suoi genitori, ora affascinando il lettore con sprazzi di delicata poesia, di suggestiva tradizione, di incantevole romanticismo, ora mettendolo in apprensione con spaventosi episodi di inaudita violenza, con momenti di grande suspense, con un realismo spesso cinico e disincantato. Un ottimo equilibrio in cui, tra l’altro, non mancano momenti di riflessione filosofica, di critica politica e di dolce e amara ironia. Il racconto non segue un vero filo logico né una precisa sequenza temporale, la narrazione salta continuamente da un episodio ad un altro, in un turbine di flashback che tuttavia non infastidisce né rende difficoltosa la lettura. Siamo nel distretto di Gaomi, nella parte più orientale della Cina, una zona quasi abbandonata a se stessa da un governo centrale lontano e indifferente. La principale fonte di sostentamento per la gente del posto è il sorgo, un cereale che necessita di poche cure ma che, crescendo forte e rigoglioso anche su terreni non particolarmente fertili, si offre a diversi utilizzi, da quello alimentare a quello etilico, finanche a quello tessile. Le sconfinate distese di sorgo sono la principale, quasi unica, scenografia di un racconto che si svolge quasi interamente all’aperto e sono rotte soltanto dall’impetuoso scorrere del “dio fiume” Moshui. Si parte dalla tormentata storia d’amore tra la bellissima Dai Fengliang, costretta a sposare un ricco e lebbroso produttore di vino di sorgo, e l’irrequieto Yu Zhan'ao, da cui nasce Yu Douguan, padre del narratore. Zhan'ao, un portantino divenuto bandito, tira fuori Fengliang dagli orrori di un matrimonio indesiderato, ne diviene amante, dipendente, compagno, la abbandona per un’altra donna ma poi torna tra le sue braccia. “La nonna e il nonno si amarono in un campo di sorgo rigoglioso di vita; i loro spiriti liberi, incuranti delle convenzioni umane, aderirono l’uno all’altro ancor più strettamente dei loro corpi beati. Ararono le nuvole e seminarono la pioggia in quel campo di sorgo, arricchendo l’interessante storia della zona a nord est di Gaomi di un attimo di felicità. Mio padre fu concepito con l’essenza del cielo e della terra, fu il frutto di sofferenza e gioia intense.” Una bellissima parentesi romantica in un contesto crudele e spietato in cui la violenza la fa da padrona, tra migliaia di morti, punizioni corporali, torture e stupri. Zhan'ao diventa il temuto e carismatico Comandante Yu e, affiancato da Douguan, guida un folto gruppo di ribelli contro gli invasori giapponesi e i loro lacchè collaborazionisti, in quella che, oltre ad una guerra di resistenza, diventa anche una sorta di guerra civile in cui si formano diverse fazioni e il popolo cinese, incapace di far fronte comune contro il nemico, si ritrova diviso tra rossi, nazionalisti e banditi, gruppi tristemente in competizione e, spesso, in vera e propria battaglia tra loro. Non ci sono buoni, non lo sono neanche i cani, comunemente conosciuti come i migliori amici dell’uomo. L’odore del sangue che stalla nell’aria, i milioni di cadaveri disseminati nei campi e tra le rovine dei villaggi, risvegliano in questi animali istinti primordiali tutt’altro che amichevoli, portandoli in qualche modo ad entrare in guerra con l’uomo. Gli unici buoni sono il sorgo rosso e il fiume Moshui. Il sorgo che nutre, che dà l’ebrezza, che nasconde i vivi e dà sepoltura ai morti, rosso come il sangue che scorre, come la passione che brucia, come il fuoco che divampa in ogni dove, rosso come le labbra sensuali della bella Lian'er e come la volpe dalla lingua miracolosa. Ed il fiume, che disseta e dà fertilita, che scorre tra i fusti di sorgo raccogliendo cadaveri e lavando la terra del sangue versato, ma incapace purtroppo di lavare la coscienza degli uomini. “Gocce d’acqua argentee cadevano oblique sui fusti tremanti. Nei campi, sottili germogli di sorgo giallo chiaro, fioriti fuori stagione, si mescolavano ai vecchi fusti caduti, alla pioggia e alla nebbia. L’odore dei germogli verdi si mescolava all’odore di marcio dei fusti spezzati, al lezzo dei cadaveri, al fetore dell’urina e degli escrementi dei cani. Mio padre e gli altri avevano di fronte un mondo terribile, sporco, in cui prosperava una vitalità malvagia.”
Libro che emerge soprattutto per la sua poesia, ben espressa nei paesaggi, nelle descrizioni e nei colori, spesso surreali, nonché nel carattere di un popolo e soprattutto da quanti tra loro sono guerrieri, banditi, ma allo stesso tempo uomini e donne intrappolati in un'epoca storica e in una società dura, a tratti sofferta. Ho trovato non molto agevole la tecnica narrativa, con continui salti tra passato, presente e futuro (spesso vengono prima narrati gli eventi, e solo dopo l'antefatto, cosicché non si smette mai di cambiare punto di vista sulle cose). I personaggi non sono affatto approfonditi e le loro storie sono trattate quasi "collateralmente", per dare spazio alla vera protagonista di questo libro: la Cina (la sua cultura e la sua storia). In sintesi: lettura impegnativa, un libro che arricchisce, ma non un romanzo nel senso classico della parola.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore