L' eredità dello stregone

? Al di sotto del Forth Bridge della scozzese Fife, si erge una città subacquea dove Magia e Stregoneria intessono una società che prevede che i più giovani vengano assegnati alla gerarchia più attinente alla loro indole. Qui, ad Aires, nessuno sembra accorgersi di un terribile passato che si affaccia sul presente ed è in procinto di ripresentarsi. ? Alistair, scapestrato e pieno di sé; Camille, dolce e in cerca d’indipendenza; Elliott, cortese ed elegante; Maya, diffidente e combattente. Sono loro quattro, ragazzi protagonisti dell’urban fantasy “L’eredità dello stregone”, a rappresentare il punto focale del libro. Ritengo, infatti, che la caratterizzazione di Roberta Fierro sia di una qualità fuori dal comune. Si riesce inevitabilmente a immedesimarsi e penetrare nella mente dei personaggi. Non manca in nessuno una maturazione psicologica, così come non mancano il riscatto e la concretizzazione della migliore versione di sé da parte perfino degli adulti che li supportano. Ciascuno è, inizialmente, per una ragione o per un’altra, solo al mondo, ma pone mano a mano le basi per edificare un’ampia e indissolubile famiglia. In quest’ultima, personalmente, ho rintracciato il flessibile filo conduttore del romanzo e, il rapporto con i genitori, l’amicizia, l’amore sono solo alcune delle accezioni che lo delineano. ? La narrazione si suddivide fondamentalmente in due componenti, lato umano e azione, che si intrecciano. Le dinamiche che ruotano intorno ai sentimenti si evolvono successivamente in un coeso lavoro di squadra finché gli epici combattimenti contro i Demoni non prendono totalmente piede. Non troverete qui molto spazio per la trama perché è autoconclusiva e coinvolgente, da gustare e scoprire, e non intendo anticipare nulla visto il fitto intreccio di eventi che fornisce pian piano numerosi indizi costruiti magistralmente per la risoluzione del mistero che attanaglia il futuro di Aires. ? Briosi ma altrettanto significativi dialoghi avvolgono il lettore in un’atmosfera prevalentemente notturna, dove sontuose cerimonie, un cimitero, un viaggio a Parigi e tanto altro fanno da cornice a una storia che merita e narra di una parallela e fantastica realtà.

Il linguaggio è molto scorrevole, la storia è interessante e i personaggi misteriosi. Il punto di vista è diviso tra i 4 ragazzi protagonisti che, ancora giovani e un po' inesperti, avranno un ruolo centrale nella storia! Inoltre ci si affeziona inevitabilmente ad uno di loro, quello con cui si ha più affinità. Insomma è un libro basato sulla magia, non basta per convincervi a leggerlo??

Recensione del blog I libri sono un antidoto alla tristezza Il libro è ambientato nella misteriosa città di Aires, a cui solo chi è dotato di poteri magici può accedere, attraverso un portale nascosto sotto al ponte cittadino a Fife, in Scozia. Una città regolata da un suo sistema gerarchico, in cui i giovani, terminati gli studi, vengono assegnati agli Stregoni oppure ai Maghi e ricevono il ruolo di veggente, cacciatore o protettore, ruolo che dovranno ricoprire per tutta la vita, aiutando sempre al meglio la comunità magica. La differenza tra Maghi e Stregoni è piuttosto sottile, ma nonostante la magia di quest'ultimi sia più oscura, ciò che conta è sempre come usi i tuoi poteri. A tratti mi ha ricordato l'eterna lotta tra Grifondoro e Serpeverde. Mi è piaciuto molto come sono stati organizzati il sistema magico e la gerarchia. Una spruzzata di Harry Potter qui e là, ma con una sua identità personale, con elementi originali e particolari. La città magica è estremamente affascinante, descritta in modo evocativo e fantasioso. Unico neo: avrei voluto vedere di più, tanto mi ha incuriosito. Mi sembrava quasi di essere appena arrivata a Diagon Alley. I personaggi sono uno dei punti forti del libro. La storia segue quattro storyline, che finiscono per intrecciarsi. Mi sono piaciuti tutti, un quartetto carismatico, che sa farsi amare. Ben costruiti, ben caratterizzati, ognuno con i suoi pregi e i suoi difetti, ognuno ha la sua storia e le sue ferite, li ho trovati molto veri e mi sono affezionata tanto a loro. Anche i legami che si sviluppano tra di loro sono raccontati bene. Amore, amicizia, affetto. L'autrice ha fatto un ottimo lavoro sia con il worlbuilding, originale e ben studiato, che con la trama, appassionante e ricca di colpi di scena. In alcuni casi è ricaduta un po' nei classici clichè del genere, ma ha saputo sempre tenere viva la mia attenzione, sorprendendomi con svolte inaspettate. É stata una lettura appassionante, che è volata via in meno di un giorno. Qualche difetto ce l'ha, ma tutto sommato è davvero un ottimo lavoro ed è un buon esempio di fantasy nostrano! Assolutamente promosso!