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Essere o no scrittore. Lettere 1963-1988 - Vincenzo Consolo,Leonardo Sciascia - copertina
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Essere o no scrittore. Lettere 1963-1988
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Essere o no scrittore. Lettere 1963-1988 - Vincenzo Consolo,Leonardo Sciascia - copertina
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Descrizione


La corrispondenza tra Vincenzo Consolo e Leonardo Sciascia (1963-1988) permette di aggiungere interessanti dettagli al ritratto più noto dei due scrittori siciliani. Caduta l'iniziale barriera formale, subentra infatti nelle loro lettere una confidenza diretta e spontanea, che non censura i problemi di salute o quelli legati alla famiglia e soprattutto al lavoro.

La corrispondenza, prevalentemente letteraria, si fa così anche biografia del quotidiano. Tra i due corrispondenti, Consolo, pur nella sua garbata discrezione, è colui che più si mette a nudo, fiducioso di trovare nell'amico un ascolto attento e sensibile riguardo sia a problemi di etica relativi al ruolo dello scrittore, sia a indicazioni concernenti il lavoro, mentre Sciascia emerge, nella franca «dichiarazione d'amore» di Consolo, come il modello per eccellenza di scrittore e di intellettuale.

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Dettagli

2019
5 marzo 2019
96 p., Brossura
9788877687395

Conosci l'autore

Vincenzo Consolo

1933, Sant'Agata di Militello

Vincenzo Consolo è stato un autore centrale nella storia della letteratura italiana del Novecento. Terminate le scuole superiori, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università Cattolica di Milano, ma si laureerà, con una tesi in filosofia del diritto, all'Università di Messina.Concluso il ciclo di studi universitari, fa ritorno in Sicilia, dove si dedica all'insegnamento nelle scuole agrarie. Nel 1963 esordisce con il suo primo romanzo, La ferita dell'aprile, sguardo sulla vita di un paese siciliano tormentato dalle lotte politiche dei primi anni del dopoguerra. I suoi riferimenti umani e letterari, in quella stagione, sono lo scrittore Leonardo Sciascia (che con la sua opera resterà stella polare lungo tutto il corso della carriera letteraria...

Leonardo Sciascia

1921, Racalmuto

Leonardo Sciascia è stato uno scrittore e uomo politico italiano. Esordisce sotto il segno di una prosa poetica (Favole della dittatura, 1950; La Sicilia, il suo cuore, 1952) che lascia però presto il passo ad una vena che si rivelerà per lui più feconda. A dire dello stesso Sciascia, la sua cifra più autentica affonda infatti le radici in «una materia saggistica che assume i modi del racconto». Questa direzione è subito evidente fin da Le parrocchie di Regalpetra (1956) e Gli zii di Sicilia (1958), che mostrano come gli spunti di cronaca isolana si sappiano fare pretesto e cornice per indagare sul costume sociale e le sue degenerazioni.Esempi ancor più compiuti in tal senso saranno Il giorno della civetta (1961) e A ciascuno...

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