La fabbrica del consenso. La politica e i mass media

Nonostante la produzione strettamente socio-politica di Chomsky non sia quella di sua più netta innovazione (cfr. grammatica generativo-trasformazionale), questo è uno di quegli scritti che non possono non essere letti da coloro che volessero avvicinarsi allo studio della comunicazione andando oltre la semplice manualistica di base. Forse un formato più grande avrebbe aiutato a rendere più arioso il testo, però contenutisticamente non si può muovere critica alcuna, almeno senza voler entrare in un dibattito prettamente accademico. In sintesi: un "must read" per coloro che volessero approfondire le dinamiche della comunicazione in rapporto al potere.

troppo top

Forse non molto interessante per il lettore italiano, in quanto questo lavoro è prevalentemente incentrato sull'analisi di notizie di politica americana apparse in diverse testate di quel paese. Ma la meccanica tramite cui avviene la fabbricazione del consenso è la medesima in ogni paese dell'emisfero occidentale, e i vari meccanismi che soggiaciono a tale pratica, con le loro motivazioni, vengono enucleati in maniera impeccabile da Noam Chomsky. Ha sempre un effetto liberatorio leggere i libri di questo autore. Un corrispettivo italiano di questo testo potrebbe essere La scomparsa dei fatti di Travaglio.