La forma della visione nel cinema di Kubrick e altri saggi
L'esemplarità della cinematografia di Stanley Kubrick nel mettere in forma visiva la realtà filmata attraverso l'inquadratura e il lavoro della macchina da presa. La nozione di metafisica filmica, i suoi correlati filosofici e i tratti tematici e figurativi che ne rendono possibile la rappresentazione, nel confronto fra lo stesso Kubrick e Tornatore. Ancora il dispositivo cinematografico e il suo accostamento alle tematiche della traduzione intersemiotica, riprendendo un filone di studi già tracciato da Eco e con particolare riguardo agli aspetti visivi della trascrizione fotografica. E infine le trasformazioni e i riassestamenti indotti dall'avvento delle tecnologie digitali nei più recenti sistemi di comunicazione di massa e nelle modalità cognitive ad essi soggiacenti. Sono questi i quattro nuclei concettuali, sviluppati in momenti diversi e qui rielaborati, che confluiscono in un testo unitario, concepito per esigenze didattiche ma utile anche per il lettore comune.
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Anno edizione:2009
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