(Ochrimovo, Ucraina, 1884 - ?, 1952) scrittore ebreo russo di lingua jiddish. Assai precoce, esordì con racconti in russo, ebraico e jiddish, ma dal 1909 si dedicò esclusivamente alla letteratura jiddish, nella quale si affermò come autore di rilievo nel 1913, con il romanzo Dopotutto, che descrive il declino della borghesia ebraica nei paesi dell’Ucraina. Dopo la rivoluzione d’ottobre fondò con altri scrittori jiddish la Jidishe kultur lige, e si oppose a una concezione partitica e strumentale dell’arte. Nel 1920 si recò a Berlino e lavorò nel giornalismo jiddish. Viaggiò a lungo in Europa e negli Stati Uniti, manifestando un impegno politico che lo portò a dichiararsi scrittore sovietico e a stabilirsi infine (1934) a Mosca. Tra il 1932 e il 1936 pubblicò il grande romanzo, in parte autobiografico, Presso il Dnepr. Dal 1941 fu membro del comitato antifascista ebraico; nel 1947 pubblicò un volume di racconti di guerra, Nuove rappresentazioni. Due anni dopo, fu arrestato con altri scrittori jiddish tra cui P. Markish, e fucilato nel 1952 con molti esponenti della cultura jiddish sovietica. Morto Stalin, fu riabilitato e le sue opere complete vennero pubblicate nell’URSS nel 1961. Oggi B., nonostante le sue concessioni al «realismo socialista», è considerato uno dei maggiori scrittori jiddish del Novecento, soprattutto per la singolarità del suo stile, complesso e allusivo e ricco di peculiarità linguistiche.