Stefano Zurlo, giornalista e inviato de «il Giornale», ha seguito l’inchiesta Mani pulite e molte altre, unitamente a processi di cronaca nera, da Cogne a Garlasco. Ha insegnato giornalismo alla Link University di Roma. Tra le sue pubblicazioni: Inchiesta sulla devozione popolare, con la quale ha vinto ex aequo il premio Corrado Alvaro (2003); L’ardimento. Racconto della vita di don Carlo Gnocchi (2006); nel 2005 L’uomo sbagliato, da cui è stata tratta l’omonima fiction con Beppe Fiorello; nel 2008 La strega della Tv: Wanna Marchi: ascesa e caduta di un mito; La legge siamo noi. La casta della giustizia italiana (2009); L’inferno tra le mani. La mia storia nelle Bestie di Satana (con Mario Maccione, 2011); Prepotenti e impuniti. Perché la malagiustizia permette sempre di farla franca (2012); Quattro colpi per Togliatti. Antonio Pallante e l'attentato che sconvolse l'Italia (2019).
Nel 2020 ha pubblicato con Baldini + Castoldi un nuovo libro-inchiesta: Il libro nero della magistratura. I peccati inconfessati delle toghe italiane nelle sentenze della Sezione disciplinare del CSM.
Fonte immagine: Baldini + Castoldi editore.