Americana verde. Letteratura e ambiente negli Stati Uniti

Americana verde, è un’antologia, compilata con grande e raffinata maestria e segue quella già pubblicata dalla stessa autrice con Patrick Barron l’antologia Italian Environmental Literature: An Anthology (New York, Italica Press 2004). E’ una scelta antologica di brani e scrittori di narrativa americana riguardante l’Ambiente. Accanto a classici come Henry David Thoreau, Nathaniel Hawthorne, Herman Melville, Mark Twain, Ambrose Bierce, Henry James, Stephen Crane, Willa Carter, jack London, William Faulkner, Ernest Hemingway, Thomas Wolfe, John Steinbeck, Jack Kerouac, sono riproposti brani di scrittori in Italia dimenticati o poco conosciuti. Ai più celebri scrittori della letteratura americana si uniscono molti autori contemporanei ancora inediti in Italia, come, Terry Tempest Williams, Annie Dillard, Barry Lopez, Jane Smiley, Gary Paul Nabhan, Barbara Kingsolver, Sandra Steingraber e Rick Bass. Tutti questi narratori appartengono al genere della letteratura ambientale, che si sta affermando con grande forza nel panorama culturale americano. Nel libro troviamo un’estesa introduzione che apre delineando gli sviluppi e la storia dell'approccio ecocritico alle opere letterarie e rileva nei brani scelti di ogni autore sensibilità e connessioni con le tematiche ecologiche. La lettura dei brani di questi autori è molto piacevole e riesce a creare una continuità storica nelle sensibilità in materia di ambiente, costruendo le basi di un pensiero ambientalista che parte dal trascendentalismo americano, fino a mostrare come la letteratura sia in grado di intercettare tematiche universali e centrali per l’uomo che vanno oltre la fugacità delle epoche storiche e geografiche. Dalla lettura di quest’antologia, si può affermare che le idee ambientaliste nascono e sono elaborate proprio dal saggista poeta e filosofo Ralph Waldo Emerson. Tratto dal cap. I “Natura” [In verità pochi adulti sono in grado di vedere la natura. La maggior parte delle persone non vede il sole. Perlomeno ne ha una visione molto superficiale] [pag. 43]. In seguito, con Hery David Thoreau e attraverso il suo stile di trascrizione nel suo diario delle sue osservazioni sull’ambiente, acuto osservatore dei processi naturali e avente una rara capacità di unire l’approccio poetico e quello scientifico si forma il genere letterario denominato nature writing. Il nature writing ha la capacità di fondere e unire gli aspetti di differenti e diverse culture; come la letteratura, le riflessioni filosofiche, le competenze scientifiche. Diversamente con enviromental literature ci si riferisce a tutte le forme di letteratura che esplorano il significato di natura, la relazione tra cultura e natura, e l’esperienza personale del mondo fisico, in altre parole non solo la non fiction (riconducibile al genere nature writing) ma anche la poesia e la fiction, la drammaturgia e le combinazioni di questi generi. E sempre secondo Hery David Thoreau, lo scienziato deve superare il pensiero dualista Cartesiano e il poeta è colui che è in grado di trasformare scienza in conoscenza, in una scienza animata dalla comprensione, in una scienza in grado di guardare alla soggettività. L’uomo che vuole verità diventa scienziato un uomo che vuole lasciare il libero gioco alla soggettività diventa scrittore-poeta ed è in grado di unire terra e cielo, scienza e filosofia ed è mediatore tra natura e cultura [ pag. 53]. Infine, Thoreau individua nell’uomo la specie più colpevole nelle modifiche ambientali perché modifica l’ambiente alle sue esigenze, mentre le altre creature tendono ad adattarsi alla natura. Non per questo bisogna credere che Thoreau fosse contrario allo sviluppo tecnico, difatti non si oppose all’arrivo della ferrovia che non porterà necessariamente ad un mutamento drammatico e necessariamente negativo. Altro autore di notevole spessore che viene ricordato è John Muir, che grazie all’attivismo e al coinvolgimento di personaggi importanti riuscì ad influenzare l’opinione pubblica e politica americana riuscendo ad interessare direttamente il Presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt che accompagnò nel maggio del 1903 in visita al parco dello Yosemite. Lo stesso Theodore Roosevelt, rimanendo estasiato dalla bellezza e magnificenza delle sequoie e della Valle dello Yosemite volle che lo stato della California cedesse al governo federale il controllo della Yosemite Valley e del Mariposa Grove che furono inclusi nel parco, così come Muir aveva sempre sperato. Infine, le opere John Muir evidenziano che nella natura selvaggia e negli oggetti inanimati si trova la presenza trascendente di Dio. Potremmo scrivere tanto dei narratori citati in questa antologia e del contributo che hanno reso per la costruzione del pensiero ambientalista, ma lasciamo al lettore il piacere di scoprire nella lettura di quest’opera, celebrativa dell’ambiente, la natura come fattore principale e insostituibile della storia dell’uomo sviluppando un desiderio di avvicinamento alla conoscenza delle tematiche ambientali, oggi sconosciute ai più. La creazione di quest’opera, è degna di nota, in quanto testimonia che la teoria dell’ecocritica è uno strumento che può contribuire alla creazione di un importante processo di presa di coscienza della rappresentazione del mondo non umano. E’ evidente che le idee ambientaliste di Anna Re sono state influenzate dalla accurata conoscenza delle opere di Thoreau e di altri narratori ambientalisti, nei quali si evidenzia nella loro scrittura una tensione tra il mondo civilizzato ed il mondo non civilizzato. Ed è degno di nota constatare che la nostra autrice sia andata a vivere per due anni a Reno nel Nevada affinché potesse intercettare emozioni sull’ambiente, così come anche Thoreau cerco di trovare a Walden ovvero vita nei boschi un contatto intimo con la natura per meglio interpretarla. Emerge dalla lettura l’impatto etico sull’ecocriticismo, che è quello di dare visibilità alle forme dell’interazione tra l’essere umano e l’ambiente, e il vedere questa interazione come un qualcosa che provoca degli effetti etici, perché sono legati alle azioni degli esseri nell’ambiente e le opere letterarie ci danno la possibilità di visualizzare questa tipo di interazione. Possiamo affermare che l’ecocriticismo ha una funzione maieutica di far emergere quei nodi etici che ci possono essere tra essere umano e ambiente. L'analisi ecocritica nel testo del libro, non è solo limitata all'applicazione dell'analisi critica del discorso di stralci di testi riguardanti l'ambiente e l'ambientalismo della letteratura americana, ma ha lo scopo di rivelarne le sottostanti ideologie ed aggiunge elementi di speculazione storica, come la rilettura di alcuni autori presenti in Americana di Elio Vittorini, che permette di comprendere come alcuni grandi scrittori siano in grado di intercettare tematiche universali e centrali per l’uomo che trascendono la fugacità delle epoche storiche. Infine, la lettura di questo libro ci spinge a ritenere che l’uomo deve andare oltre le sfide dei sistemi politici organizzati perché oggi più che mai si pone a rischio la sopravvivenza della nostra specie e del nostro mondo.