Anch'io ho fatto il sessantotto

Ecco un libro davvero originale! Il '68 è un argomento che in tutti questi decenni è stato trattato, discusso, ma l'autore di questo romanzo ripropone questo storico periodo da un'angolazione diversa. Cominciamo con il sottolineare che una buona parte del libro è scritta in forma epistolare. Ci sono due coniugi che per cause di lavoro vivono separatamente. Lui, Agostino, vive a Parigi dove è un manager di un'importante multinazionale. Lei Matilde, invece, vive a Taranto dove insegna presso un liceo. Tra di loro vi è una fitta corrispondenza epistolare in cui in ogni lettera riescono a congiungere un passato storico, quello del '68, al presente attuale. Affrontano diversi temi della vita reale: educazione dei figli, rapporti tra le coppie, uso di droghe....Nelle loro considerazioni vi è un costante raffronto tra la loro età giovanile ormai passata ed i tempi attuali. Seguono nel corso della storia avvenimenti drammatici che mettono alla prova le loro diverse posizioni ideologiche. Sì perché Matilde ed Agostino pur avendo percorso una parte della loro vita condividendo gli stessi ideali, oramai sono molto diversi tra loro. E' Matilde che appare nel romanzo un esempio di coerenza di valori evergreen che attraversano gli anni senza alcun mutamento perché al di là di ogni ideologia per Matilde sono universali. Il romanzo riserva nella sua storia moltissimi accadimenti fino ad una sorpresa finale sicuramente inaspettata.