Ti aspettavo

Jennifer Armentrout è la mia autrice preferita, adoro tutti i suoi libri; ma con questa saga ho un rapporto speciale. Mi hanno fatto ritrovare l'amore per la lettura.

Questi libri sono i più belli che abbia mai letto durante gli anni universitari, ricordo ogni emozione provata, l'attesa per l'uscita di "Fidati di me" dal punto di vista di Cam e il batticuore nel leggerlo. Avery arriva all'università con la speranza di cancellare il suo passato e di poter ricominciare ma purtroppo certe esperienze non possono semplicemente svanire cambiando stato. La vergogna, il dolore e la paura sono diffcili da lasciarsi alle spelle, ma l'incontro con Cam darà speranza per un nuovo inizio. "Un nodo si sciolse da qualche parte nel mio petto. Il cervello mi si spense [..] Gli nascosi la testa sul petto, chiusi gli occhi. Mi batteva forte il cuore". Il segreto che si porta nel cuore Avery è troppo grande da sopportare e quando inizierà a ricevere messaggi anonimi la paura tornerà prepotente dentro di lei. Ma il timore di perdere quello che è riuscita a ottenere rischierà di allontanare proprio il ragazzo che ama. "L'unico modo per lasciarmi davvero il passato alle spalle era fare i conti con l'accaduto, fare qualcosa che era stata punita per non aver fatto. Non era il passato a frapporsi tra noi. Era il presente. Aveva ragione Cam". Ho amato la loro storia, la semplicità, la gentilezza e il rispetto sono predominanti in questi libri, e soprattutto l'amore vero e completo che unisce questi due ragazzi è straordinario. "Io.. io l'avevo aspettata, l'avevo aspettata per mesi. Accidenti, Avery l'avrei aspettata anche per anni, ma lei.. [..] 《Grazie di esserti fidata di me》". Quello che è successo a Avery è abominevole e purtroppo questo tipo di esperienza succede a troppe ragazze e troppi adulti prendono decisioni sbagliate credendo di far la cosa giusta, non lasciando nessuna scelta alle loro figlie. Questa storia fa riflettere proprio sulla violenza e le conseguenze che questa lascia nella mente di chi la subisce, ma insegna anche a combattere e a tornare a vivere e soprattutto a riprendersi la propria felicità. "Lei si lasciò stringere, afferrando la mia maglietta. E continuò a singhiozzare. Non tentai di fermarla. Doveva buttare fuori tutto".

molto bello