Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Dati e Statistiche
Fuori di libri Post sulla Community Fuori di libri
Wishlist Salvato in 7 liste dei desideri
Nationality Letteratura: Italia
Il regno del Nord. 1859: il sogno di Cavour infranto da Garibaldi
Disponibilità immediata
16,00 €
16,00 €
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
16,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
16,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Biblioteca di Babele
4,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Biblioteca di Babele
4,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
16,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
16,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Biblioteca di Babele
4,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Biblioteca di Babele
4,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Chiudi
Il regno del Nord. 1859: il sogno di Cavour infranto da Garibaldi - Arrigo Petacco - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
regno del Nord. 1859: il sogno di Cavour infranto da Garibaldi

Descrizione


Italia federale o Italia nazionale? L'interrogativo, oggi di attualità, fu posto già agli albori del Risorgimento. Anzi, alla vigilia dell'Unità nazionale, la Federazione italiana sembrava cosa fatta. Cavour aveva in progetto, infatti, di "piemontesizzare" il Nord Italia e suddividere la penisola in tre Stati federali: il Regno di Sardegna, lo Stato della Chiesa e il Regno delle due Sicilie, sotto la virtuale presidenza del Papa. Così Cavour nel 1859, prima della fine della seconda guerra d'Indipendenza, si era accordato in gran segreto con il governo borbonico: il Regno di Sardegna avrebbe inglobato il Lombardo-Veneto, l'Emilia e la Toscana, al Regno delle due Sicilie si sarebbero aggiunte l'Umbria o le Marche, tolte allo Stato della Chiesa mentre Roma sarebbe diventata capitale dell'Italia federale. Tutto pareva organizzato, mancava soltanto l'approvazione di Francesco II, re di Napoli, che però, da devoto e timorato di Dio qual era, quando fu informato che il suo Regno si sarebbe arricchito delle due regioni papaline gridò al sacrilegio. E il piano andò in fumo.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2009
177 p., ill. , Rilegato
9788804593553

Valutazioni e recensioni

Renzo Montagnoli
Recensioni: 3/5

Certo é che fra la storia che insegnano a scuola e quella che si apprende leggendo saggi di illustri autori c’é una bella differenza. Ricordo a tal proposito che l’insegnante ci spiegò che arrivammo all’unità d’Italia grazie all’abilità e alla perseveranza di Camillo Benso conte di Cavour, a cui sembrava proprio calzante l’appellativo di “Grande tessitore”. In verità, già allora mi era sorto qualche dubbio, anzi dubitare é sempre bene, perché è l’unico modo, poi, per avvicinarsi, se non proprio a raggiungerla, alla verità. Ora questo saggio di Petacco sembrerebbe provare che le cose non andarono proprio così, che il ministro piemontese aveva scopi ben diversi e che, operando esclusivamente nell’interesse dei Savoia, avesse delle idee che con l’unità nazionale nulla avevano a che fare. Diciamolo francamente: se si sostiene un onere corposo, quale quello di una o più guerre, deve essere più che compensato da tangibili risultati economici e l’idea di sottomettere al regno sabaudo l’Italia settentrionale con la ricca Lombardia e il non povero Veneto finì con l’essere il fine a cui il Cavour mirava intessendo le sue trame di ragno paziente. Fu in tal senso che, durante un abboccamento diretto con colui che avrebbe dovuto diventare il principale alleato nella guerra contro l’Austria, vale a dire Napoleone III, gli fu prospettato – e l’interlocutore si dichiarò d’accordo – un piano per dare un assetto all’Italia, a quel territorio che non a caso il Mtetternich ebbe a definire una pura espressione geografica. In buona sostanza il progetto si articolava così: 1) piemontesizzazione dell’Italia settentrionale, nel senso che il Regno di Sardegna si sarebbe annesso la Lombardia, il Veneto, fino all’Istria e alla Dalmazia; 2) un regno dell’Italia centrale con capitale Firenze comprendente l’Emilia, la Toscana; 3) un regno del Sud, comprendente, oltre a quello delle due Sicilie, l’Umbria e le Marche, sottratte allo Stato Pontificio; 4) Una federazione di questi tre stati con presidente, a titolo onorario, del Pontefice, quest’ultima idea piuttosto bislacca, poiché il Papa, contro una perdita consistente del suo territorio, avrebbe avuto solo un incarico simbolico. Vista l’approvazione del futuro alleato Napoleone III, sembrava cosa già fatta, ma i guai cominciarono quando i Borboni di Napoli, bigotti e papalini, si accorsero che il vantaggio che a loro ne veniva (annessione di Umbria e Marche) derivava da un esproprio dello stato pontificio e ovviamente non aderirono. Cavour tuttavia non demordeva, brigando ancora per la realizzazione del suo progetto che, a mio parere, se concretizzato avrebbe avuto vita breve, ma poi sappiamo che il colpo decisivo, il definitivo impedimento venne con la spedizione dei Mille, autorizzata in segreto dal re, caldeggiata dalla massoneria e dagli inglesi e avversata appunto da Cavour. Quindi, addio stato federale e anzi inizio di un nuovo organismo unitario, basato su un forte e anti autonomista potere centrale. E’ un pezzo importante della nostra storia, poco conosciuto, in quanto volutamente ignorato nell’insegnamento scolastico, e quindi direi che la lettura di Il Regno del Nord è quanto mai utile e opportuna.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

3/5
Recensioni: 3/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(0)
4
(0)
3
(1)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Conosci l'autore

Arrigo Petacco

1929, La Spezia

Arrigo Petacco (Castelnuovo Magra 1929 - Porto Venere 2018), è stato un giornalista e inviato speciale, direttore della «Nazione» e di «Storia illustrata». Scrittore e saggista molto prolifico, ha sceneggiato numerosi film e scritto diverse trasmissioni televisive a tema storico per la Rai. Nel suo lavoro di giornalista, per il quale nel 1983 ha vinto il Premio Saint Vincent, ha avuto modo di intervistare alcuni tra i protagonisti della Seconda guerra mondiale. Tra i suoi libri, in cui affronta tematiche storiche spesso intrise di mistero e ribalta verità giudicate incontestabili, ricordiamo Joe Petrosino (1978, da cui è stato tratto uno sceneggiato Rai), Dear Benito, caro Winston. Verità e misteri del carteggio Churchill-Mussolini (1985),...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore