Batman. Il ritorno del cavaliere oscuro

Mai come finora la figura di Batman è stata controversa. Servo della giustizia o giustiziere? Nemico del crimine o criminale? Nello sputo che lo accomiata dal Joker sta tutta l’ambiguità della sua condizione. Batman si dimostra fondamentalmente un ipocrita.Egocentrico despota afflitto da manie di grandezza, egli non è soddisfatto dal semplice essere se stesso, al contrario di tutti gli altri suoi concittadini, ma vuole altresì che questa sua tensione egoistica venga riconosciuta come "eroismo". Finge pertanto di conformarsi ad un codice etico, morale, cavalleresco che gli auto-impone di credere in determinati valori quali il coraggio, la lealtà, la giustizia, l'onore. Una pietra miliare del fumetto americano che ha rilanciato tutto il genere. Da avere assolutamento

Bruce Wayne ha deciso di appendere il costume al chiodo e di lasciare che Gotham City se la cavi da sola. D'altronde i capelli sono ormai bianchi e i cinquant'anni si fanno sentire.. Ma Batman non è uno da pensione e certi criminali non vogliono proprio saperne di inchinarsi a Gordon e alla polizia.. E così il cavaliere oscuro fa il suo ritorno: si scontra con Superman e trova un nuovo Robin, in una delle vicende più belle e appassionanti della DC comics, grazie alle psicologie approfondite e ai toni cupi che stanno tanto a cuore a quel genio delle graphic novels che è Miller. Nolan ringrazia, così come i lettori.

Frank Miller, genio indiscusso del mondo delle graphic novels, porta alla luce un Bruce Wayne invecchiato che ha appeso al chiodo da tempo il costume del crociato incappucciato. In una Gotham lasciata a morire, il richiamo dell'anima da giustiziere è troppo forte per resistere. Una critica celata al governo Reganiano, rende perfetta quest'opera scritta ormai 30 anni fa che come il buon vino migliora invecchiando. L'edizione Lion nel complesso non è male, anche se il prezzo risulta sempre superiore alla media in rapporto alla qualità/prezzo.