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Il lavoro. Da diritto a bene
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Il lavoro. Da diritto a bene - Camilla Buzzacchi - copertina
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lavoro. Da diritto a bene

Descrizione


Il lavoro costituisce una condizione di equilibrato sviluppo della democrazia e, al contempo, un diritto fondamentale, fonte di dignità per la persona. Il paradigma della flessicurezza ha però trasformato il concetto di lavoro, che ha assunto i connotati di un bene, addirittura di una proprietà. Il volume riflette su questi temi proprio a partire dalla divaricazione tra l'impianto della Carta costituzionale e il panorama del diritto del lavoro ispirato a questa 'flessibilità' che, se mal coniugata con la sicurezza, rischia di compromettere il bene della dignità delle persone lavoratrici. A fondamento della Repubblica la Costituzione colloca il lavoro: che è, da un lato, condizione di equilibrato sviluppo della democrazia; e, dall'altro, diritto fondamentale, il cui esercizio è fonte di dignità per la persona. Si comprende così quanto irrinunciabile sia l'impegno delle istituzioni per garantire e promuovere tale valore, la cui salvaguardia assicura la natura democratica dell'ordinamento e accresce la dimensione di partecipazione di ciascun individuo al cammino della comunità. Gli svolgimenti in atto, da oltre due decenni, nel sistema della produzione, e dunque nelle relazioni di lavoro, segnalano la sempre maggiore diffusione di stringenti logiche di mercato, il cui prevalere sulle funzioni pubbliche di collocamento viene legittimato dalle finalità di efficienza e dagli obiettivi occupazionali che la deregolamentazione pare assecondare. Il paradigma della flexicurity ha così trasformato il rapporto, ma ancor più il concetto stesso di lavoro, che perde i connotati di diritto e assume quelli di un bene, se non addirittura di una proprietà; con la rinuncia, spesso, al complesso di protezioni che vanno sotto il nome di 'sicurezza'. Alla luce delle coordinate valoriali che discendono dalla Carta fondamentale è possibile indagare la direzione che sta caratterizzando il fenomeno che sempre più spesso viene designato come 'mercato del lavoro', per una riflessione capace di inquadrare tale sviluppo senza smarrire la portata personalista del lavoro.
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Dettagli

2019
21 novembre 2019
Libro universitario
132 p., Brossura
9788891789075
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Indice

Indice
Introduzione
Il lavoro nella Costituzione: l'intervento pubblico a garanzia di un diritto
(Il principio lavorista a fondamento della democrazia repubblicana; L'intervento pubblico per il diritto al lavoro; La graduale evoluzione dalla tutela nel rapporto di lavoro alla disciplina del mercato del lavoro)
Il lavoro: bene o diritto?
(Il lavoro come proprietà per un rapporto di scambio; I servizi per l'impiego da funzione pubblica a prestazione economica; Il mercato come valore anche nel diritto del lavoro; La strumentalità del lavoro per la crescita economica)
La nuova sicurezza nei mercati del lavoro flessibili
(La modernizzazione del diritto del lavoro; Il paradigma della flexicurity: l'efficienza del mercato del lavoro e la diversa dimensione della sicurezza; Le riforme per il contenimento della spesa sociale: il "governo" del mercato del lavoro; Il recente "decreto dignità" e la legislazione incentivante)
Il lavoro tra Stato e autonomie
(Le funzioni pubbliche in materia di lavoro e il sistema delle competenze; Le funzioni pubbliche in materia di lavoro nella prospettiva del riordino dell'assetto istituzionale: il tentativo di revisione costituzionale della XVII legislatura; Il sistema a rete delle politiche del lavoro; I livelli essenziali delle prestazioni dei servizi per l'impiego; I livelli essenziali e il ruolo del principio di condizionalità; Il piano delle risorse; Le prospettive di garanzia del diritto nel nuovo sistema pubblico)
Conclusioni
Bibliografia.

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