Zafòn è il creatore di un nuovo genere letterario e non mi stupirei affatto se le future generazioni lo dovessero inserire nei programmi scolastici di letteratura. Quasi ci scommetterei le mie “vergogne” che accadrà. Definito da “Il Corriere della Sera” “il Charles Dickens di Barcellona”, nel mio più modesto parere azzarderei a dire (e sarebbe comunque un azzardo minore di un all-in con solo una coppia di 2, al river, si intende) che è perfino migliore di Dickens. Il Cimitero dei Libri Dimenticati è una tetralogia, quattro tomi tutti connessi, un insieme di trame, sottotrame (e sottotrame delle sottotrame) che si incastrano alla perfezione l’una con l’altra come una matrioska russa, in cui anche solo la più piccola delle modifiche farebbe saltare la bomba ad orologeria, in cui ogni personaggio e ogni vicenda conducono ad un altro, e così via, fornendo diverse porte d’ingresso: ognuna delle quali si addentra nel medesimo labirinto. Il primo tomo è un capolavoro (finchè non si legge l’ultimo), un romanzo enigmatico che nasconde un insondabile mistero, “di quelli che ti fanno venire la bava alla bocca”. Il secondo tomo, raccontato in prima persona, catapulta il lettore nella pazzia e nella mente schizofrenica di un romanziere maledetto, in un gioco macabro, un’equazione di cui è il lettore stesso, e non l’algebra, a deciderne la soluzione. Il terzo tomo è la chiave per aprire tutte le porte del labirinto. Il quarto ed ultimo (il capolavoro vero e proprio), conduce al centro del labirinto, fornendo soluzioni accurate, dettagliate e perfette ad ogni mistero di ogni trama, di ogni sottotrama e di ogni sottotrama delle sottotrame (operazione ad alto rischio di fallimento e di esplosione della bomba). Il romanzo, nel complesso, è un pentolone in cui non manca alcun ingrediente, e tutti sono presenti nella giusta dose: amore, amicizia, tradimenti, follia, mistero, politica, storia, Barcellona (che non fa da semplice sfondo, bensì è un vero e proprio “personaggio” del romanzo), umorismo, ironia (e chi più ne ha più ne metta), il tutto condito con l’ingrediente segreto: realismo. Zafòn dimostra di essere un vero e proprio ingegnere della letteratura. Smonta una storia di oltre duemila pagine (il macchinario) in tanti pezzi, per studiarne la struttura, “la dinamica dell’insieme”, analizzandone il più minuscolo ingranaggio, la più minuscola ruota dentata. Tuttavia la sua caratteristica principale è “l’ingegneria del linguaggio”. Pertanto è di un talento narrativo devastante; particolarmente erudito, la sua tecnica, il suo stile, i suoi sotterfugi ed espedienti narrativi, di una potenza unica e straordinaria, sono la dimostrazione che “la storia”, o l’ “ispirazione”, non contano per uno scrittore quanto il modo in cui la si narra. Il risultato è uno di quei romanzi la cui fine vorresti non giungesse per il resto dei tuoi giorni; di quelli che ti esortano a cibarti di sola carta e inchiostro per giorni, trascinandoti a risolvere rebus dopo rebus, rompicapo dopo rompicapo; di quelli che ti scavano dentro insidiandosi nei più bui meandri, cunicoli e angoli remoti del labirinto dell’anima.
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Descrizione
Barcellona, fine anni '50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo. Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell'enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime. È in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un'anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo. Dodici anni dopo L'ombra del vento, Carlos Ruiz Zafón torna con un'opera monumentale per portare a compimento la serie del Cimitero dei Libri Dimenticati. Il Labirinto degli Spiriti è un romanzo inebriante, fatto di passioni, intrighi e avventure. Attraverso queste pagine ci troveremo di nuovo a camminare per stradine lugubri avvolte nel mistero, tra la Barcellona reale e il suo rovescio, un riflesso maledetto della città. E arriveremo finalmente a scoprire il gran finale della saga, che qui raggiunge l'apice della sua intensità e al tempo stesso celebra, maestosamente, il mondo dei libri, l'arte di raccontare storie e il legame magico che si stabilisce tra la letteratura e la vita.
Dopo aver letto il libro Il labirinto degli spiriti di Carlos Ruiz Zafon ti invitiamo a lasciarci una Recensione qui sotto: sarà utile agli utenti che non abbiano ancora letto questo libro e che vogliano avere delle opinioni altrui. L’opinione su di un libro è molto soggettiva e per questo leggere eventuali recensioni negative non ci dovrà frenare dall’acquisto, anzi dovrà spingerci ad acquistare il libro in fretta per poter dire la nostra ed eventualmente smentire quanto commentato da altri, contribuendo ad arricchire più possibile i commenti e dare sempre più spunti di confronto al pubblico online.
Recensioni
Totale delle Recensioni
Ottimo
Scritto da Marioil 28 novembre 2016Erano anni che attendevo l'ultimo capitolo, appena ho letto la notizia l'ho comprato senza pensarci. Acquisto obbligatorio per tutti i fan di Zafon!
affascinante
Scritto da m_cccil 28 novembre 2016 Quella descritta in queste pagine è una Spagna vittima dei regimi totalitari, una Spagna dove la giustizia seguiva i suoi fini, dove i principi del giusto processo e dell’oltre ogni ragionevole dubbio, non erano ancora stati sanciti; un territorio dove la polizia poteva avvalersi della tortura pur di ottenere la confessione necessaria a chiudere il caso in oggetto d’esame. Al dato storico si sommano i luoghi e le persone, entrambi magistralmente descritti, entrambi tridimensionali, e una trama che non scontenta spingendo anzi ad andare avanti, col fiato sospeso per il desiderio di risolvere l’enigma, il mistero. L’opera, è caratterizzata da un intreccio narrativo solido, magnetico, dai giusti tempi. Zafon è un maestro nel fornire indizi e rimescolare le carte così da creare quella giusta dose di suspense nel lettore che, rapito da quel che è il rebus non può che andare avanti. A questo si sommano altresì i protagonisti di questa storia, eroi “vecchi e nuovi” che arrivano, si fanno amare, si fanno odiare e salti temporali necessari per conoscere appieno delle vicende e risolvere le stesse. E se quello che vi spaventa è la mole, vi dico di non farvi intimorire. Seppur lo scritto sia composto da 815 pagine, esso scorre e si fa divorare con la velocità e facilità di un libro di 300/400 facciate, tanto che giunti alla sua conclusione la sensazione provata non è quella di pesantezza, di aver scalato una montagna, di aver concluso un’impresa titanica, bensì quella di vuoto; quel vuoto che è sinonimo di abbandono, quel vuoto che solo i libri veramente belli sono capaci di lasciare.
In conclusione, Zafon non delude, ma conquista e affascina.
Il cerchio si chiude
Scritto da Sarail 09 marzo 2017Ultimo capitolo della saga che ci ha fatto conoscere una Barcellona d' altri tempi. I libri ci conducono indietro nel tempo in una città che sembra perennemente avvolta in una nebbia che fa apparire tutto più cupo e tenebroso, un ambiente che rispecchia il periodo storico in cui si collocano le vicende narrate. "Il labirinto degli spiriti" chiude il cerchio apertosi con "L' ombra del vento". Si ritrovano le atmosfere fumose, le descrizioni dettagliate, l'umorismo, i misteri, i retroscena cruenti e terrificanti della politica del tempo e dei suoi strascichi, i modi di fare e di parlare dei personaggi che non vengono snaturati nel corso dei quattro capitoli, ma rimangono fedeli a loro stessi. I dettagli non vengono lasciati al caso; Zafòn , infatti, ha saputo costruire un intreccio di vite incredibilmente fitto che all' inizio sembrerà non avere una spiegazione, ma alla fine ogni tassello prenderà il posto giusto nel puzzle. La ricchezza di particolari non rende la lettura pesante, non ci fa perdere il filo e alla fine tutto acquisterà senso. Nonostante i quattro tomi possano esser letti in un ordine che non segue quello d' uscita dei libri, dato che ognuno di essi è indipendente e niente di ciò che viene narrato negli altri volumi viene svelato, consiglio di leggere "Il labirinto degli spiriti" per ultimo, perché rende bene la funzione di chiusura del ciclo.
He's back!
Scritto da Arianna il 02 marzo 2017Se vi siete appassionati a "L'Ombra del Vento", se vi siete divorati in poche ore tutte "Il Gioco dell'Angelo", se avete iniziare ad amare Zafon in ogni sua pagina e nell'attesa di un prosieguo vi siete letti tutti gli altri suoi libri, beh...state certi che non rimarrete delusi nemmeno da questo capolavoro. Non importa quanto vi ricordate o meno degli altri due libri: i particolari, i luoghi, i personaggi vengono ripresi aggiungendo dettagli, senza mai annoiare. Sicuramente 'Noia' è il termine che meno di tutti si adatta al romanzo: vi è mai capitato di leggere un libro, ma che nelle prime pagine si fa fatica a 'digerire'? Beh con Zafon questo non accade, perlomeno questo è ciò che accade a me. Se avete voglia di un'altra avventura non banale, piena di misteri, emozioni e con una perfetta linea logica, vi garantisco che sarà appagata!
L'ultimo libro
Scritto da mariac.camodecail 26 gennaio 2017 Le ultime pagine ... E poi il mistero sarà finalmente svelato. Siam scesi con un pò di timore fin nelle tenebre e siam pronti a risalire ... o forse no perchè un libro ben scritto ed un mistero ricco di fili e labirinti è sempre difficile da dimenticare. Non c'è "Ombra" senza che ci sia Buio e Luce ed il maestro Zafon non ha rivali nel narrare di tutto ciò e di ciò che lega il Buio e la Luce.
La domanda ora è, lui come tanti suoi predecessori (Doyle, Rowling)sarà in grado di vivere senza rispolverare e riscrivere del Cimitero dei Libri Dimenticati? Io non so, quel che è certo è che stasera avidamente finirò di leggere le ultime pagine del mio viaggio in questa Barcellona dei misteri e poi chissà domani ricomincerò da capo tutto il viaggio.
Sempre un gradino più in alto
Scritto da sama-12345il 08 gennaio 2017L'ingegnere letterario...il suo non è un romanzo d'avventura/macabro ma un infinito cucito insieme nei minimi dettagli...dove ogni tassello si attacca all'altro creando una perfetta sintonia di cui solo lui è capace! Immenso Zafòn...non mi stancherò mai di rileggere i tuoi libri, ogni volta prestando attenzione a più particolari diversi. Consiglio agli appassionati!
La fine
Scritto da lifeincartoonil 03 gennaio 2017 Ecco arrivare il momento che tutti stavamo aspettando, la fine di una tetralogia che ha affascinato tutto il mondo, Il Cimitero dei Libri Dimenticati.
Zafón torna, per un ultimissima volta, tra i labirinti del cimitero, per sconvolgerci con rivelazioni sui personaggi che abbiamo iniziato ad amare leggendo L'Ombra del Vento, facendoci conoscere la splendida Alicia, tra i personaggi preferiti dall'autore stesso, che è, assieme a Fermìn, la ruota motrice e il punto di svolta dell'intera tetralogia. Attraverso le strade, prima di Madrid e poi dell'amata Barcellona, ci si addentra finalmente tra i segreti più bui della famiglia Sempere e dello stimatissimo Valls.
Un libro imperdibile, la conclusione perfetta, ma anche estremamente triste, ad una delle storie più coinvolgenti degli ultimi quindici anni. Ben fatto ancora una volta!
La fine di un bel viaggio
Scritto da Mauroil 30 dicembre 2018Scoprii Zafón un pomeriggio a casa di un'amica che aveva nella sua libreria, probabilmente a sua insaputa, "La sombra del viento" l'edizione spagnola de "L'ombra del vento". Incuriosito lo iniziai a leggere e dopo neanche un'ora ne avevo già sfogliato una cinquantina di pagine. Dopo due giorni quella cinquantina di pagine erano state lette nell'edizione in italiano e ogni pagina che leggevo mi sentivo come se camminassi nelle strade e stradine della Barcellona (città che adoro) di altri tempi. Ho occupato le serate alternando i libri di Zafón con quelli dell'altro barcellonese Vázquez Montalbán o della più classica Agatha Christie. Ho terminato da poco "Il labirinto degli spiriti": le ultime pagine con il magone e le lacrime agli occhi e poi il vuoto per la fine di una grande avventura. E' uno dei pochi autori che riesce a farmi immaginare luoghi, personaggi e situazioni come se vedessi un film al cinema. Consiglio anche la triologia della nebbia e soprattutto Marina
Magico Zafón
Scritto da Antonellail 03 dicembre 2017 Il labirinto degli spiriti chiude un percorso iniziato con "L'ombra del vento".
Dico magico Zafón perchè riesce a creare, appunto, atmosfere magiche, personaggi magici. Ti fa innamorare della splendida e misteriosa Barcellona. In questo romanzo ritrovi i personaggi di sempre, che ti hanno accompagnato nella precedente trilogia: Daniel, Fermin, Martin, Isabella. Per me un capolavoro. Zafón non delude mai. CONSIGLIATISSIMO
Forse il più bello di tutti!
Scritto da onore.annail 02 dicembre 2017 Zafon è lo scrittore che più mi ha affascinata, travolta e al tempo stesso emozionata tra i tanti che ho avuto modo di leggere. Sebbene abbia aspettato con ansia questo ultimo capitolo del "Cimitero dei libri perduti", ho temporeggiato nel leggerlo perché non ero ancora pronta a lasciare che questa storia giungesse alla sua fine. Attraverso il suo modo di scrivere, elegante, chiaro e minuzioso, ha narrato di intere generazioni e di tutti quei misteri, quegli intrighi ingarbugliati e tal volta imprevedibili che hanno reso il nostro protagonista, Daniel Sempre, un uomo; l'abbiamo visto crescere e con lui siamo cresciuti; l'abbiamo visto amare e fare i suoi sbagli; l'abbiamo visto scoprire la verità, quella che gli spettava di diritto per poter vivere a pieno la sua vita. Non vi nego che l'intensità, la bellezza e la genuinità delle parole di Zafon mi hanno portata ad amare questo ultimo libro più degli altri e ancor più dell'Ombra del Vento. Mi piace tanto e condivido il pensiero di chi dice che Zafon sia il “il Charles Dickens di Barcellona”. Grazie a lui posso dire di aver attraversato le strade di Barcellona anche se non ho avuto il piacere di farlo di persona.
Bello, Bello e lo consiglio per tutte le ragioni che mi hanno portato ad amarlo.
Senza parole!!
Scritto da margaret_tringaliil 28 novembre 2017Ultimo capitolo della saga del cimitero dei libri dimenticati, li ho adorati tutti e questo non è stato da meno. La storia continua con un Daniel adulto e tormentato dalla sete di vendetta e dalla smania di scoprire la verità sulla morte di sua madre, per mano di Mauricio Vall. Entra in scena un nuovo personaggio, Alicia Gris, investigatrice dei servizi segreti e vecchia conoscenza di Fermin, che indaga proprio su Valls, scomparso in circostanze misteriose. Indagando vengono a galla le storie di David Martín e Víctor Mataix, autori maledetti , e altri intrighi oscuri, dove tutto è il contrario di ciò che sembra. Come tutti i libri di Zafon, questo mi ha tenuto col fiato sospeso, fino all’ultimo, è riuscito a riunire tutti i personaggi di tutti i precedenti capitoli, mi è piaciuto davvero tanto, senza parole.
i conti non tornano
Scritto da luciail 07 luglio 2017 Alcuni episodi nella trama non convincono.
Peccato.
verrò linciata...
Scritto da cristinail 09 maggio 2017 ... ma questo suo romanzo proprio non mi è piaciuto: prolisso, confuso, ampolloso, compiaciuto nel descrivere brutali violenze.
molto più scorrevoli ed avvincenti i precedenti. peccato.
Coinvolgente
Scritto da ilariail 09 aprile 2017Bel romanzo, bello stile. Coinvolgente. Fantastica la descrizione di Barcellona del periodo in cui la storia è ambientata. Assolutamente da leggere.
Molto bello
Scritto da salvatore.marra24il 12 marzo 2017Il Labirinto degli Spiriti è l'ultimo capitolo della saga del Cimitero dei Libri Dimenticati. Dopo aver letto capolavori come L'Ombra del Vento, Il Gioco dell'Angelo e Il Prigioniero del Cielo avevo aspettative molto alte. Posso dichiarare con un po' d'orgoglio che non sono state minimamente disattese. Chiariamo: Zafon è vergognosamente bravo. Quando ho aperto la prima pagina de Il Labirinto degli Spiriti non avevo dubbi fosse scritto bene, ma avevo dubbi sul fatto che la storia riuscisse a prendermi come le altre. Ad esempio, quando ho visto per la prima volta Il Re Leone ero entusiasta. Credevo fosse la cosa più bella che avessi mai visto (ero piccola e ingenua, ok, ma era una meraviglia per me)! Quando è uscito Il Re Leone 2 ho voluto vederlo immediatamente. Non potete immaginare la delusione della me di 8 anni dopo averlo visto. Carino, d'accordo, ma niente di più. Quindi temevo tantissimo che questo nuovo libro di Zafon fosse come Il Re Leone 2, a maggior ragione data la violenta pubblicità e l'enorme pathos che era stato creato attorno a questa nuova uscita. Ora che l'ho letto ve lo posso dire: scordatevi Il Re Leone 2. Questo è Via Col Vento. Un colossal(e) capolavoro! È geniale: mixa delicatamente e con estrema maestria il gotico con il giallo, spolverandoci sopra un po' di rosa, di noir e di autobiografico. Introduce sapientemente nuovi personaggi incredibili, realistici a 360 gradi e completi solo come Zafon sa fare. È stato un piacere sentirmi forte con il capitano Vargas, tremante per i modi viscidi di Valls, sofferente e indistruttibile con l'eterea protagonista Alicia Gris. Con loro ho riso, ho pianto, ho stazionato davanti alla porta di casa per essere sicura che i miei incubi non stessero cercando di entrare da lì. E mi sono innamorata, di nuovo. Di tutti quei personaggi così naturali e così complessi, come solo un essere umano può essere e come solo un genio è in grado di creare. In questo meraviglioso epilogo, inoltre, tornano tutti gli altri personaggi, quelli che magari avevamo messo nel dimenticatoio, ma che abbiamo amato e odiato, per salire sul palcoscenico un'ultima volta e spiegarsi, raccontarsi ed uscire dignitosamente di scena. Perchè dopotutto ciò che rende stupefacente Il Lago dei Cigni è proprio la morte del cigno, il congedo finale dei personaggi che, nel bene e nel male, ci sono rimasti nel cuore
All'altezza delle aspettative!
Scritto da giovanni.accardo24il 11 marzo 2017Zafon ha avuto, a mio parere, un'idea geniale: creare un ciclo di storie che fossero, appunto, come un labirinto, con diverse vie d'accesso (i vari romanzi, che possono essere letti in qualsiasi ordine) ed un filo di Arianna che guida il lettore verso l'uscita (il cimitero dei libri dimenticati). Lo stile narrativo scorrevole, le buone ricostruzioni della storia spagnola, le tinte gotiche e misteriose, unite all'originalità dei personaggi, hanno reso la mia lettura piacevole ed appassionante. Nonostante Fermin rimanga il mio preferito, anche Alicia è stata un personaggio che ho apprezzato, così come l'esplicito richiamo al capolavoro di Lewis Carroll, che adoro. Ciò che in assoluto ha reso questa saga una delle mie preferite è senz'altro l'importante messaggio del valore e del potere dei libri, in quanto custodi della memoria del passato. Dovremmo veramente custodirli come preziosi tesori, perché ci aiutano a crescere, ci emozionano, ci educano, ci fanno scoprire mondi fantastici e possono cambiarci la vita.
Straordinario
Scritto da matilde.miragliail 11 marzo 2017In questo capitolo della saga dei libri maledetti Zafón ci regala un altro piccolo capolavoro. Nella tetra atmosfera di una Barcellona postbellica si muovono i personaggi principali della storia, le cui gesta si intrecciano a quelle dei personaggi ormai noti, presenti negli altri capitoli della saga (i Sempere, Fermín...). Le vicende ruotano attorno alla misteriosa sparizione di un ministro e alle indagini per ritrovarlo portate avanti dalla polizia e allo stesso tempo da servizi segreti. Le indagini condurranno a sorprendenti scoperte che terranno il lettore con il fiato sospeso. Tanti misteri e intrighi che tengono incollati il lettore fino all'ultima pagina in un crescendo di suspence che portano a un epilogo inaspettato e sono capaci di lasciarci a bocca aperta. Nonostante il libro conti più di mille pagine, la lettura è piacevole e scorrevole.
Nooooooo
Scritto da lauraferroneil 11 marzo 2017 il mio grido "NO" non è assolutamente per dare valutazione negativa a Zafon, ma il contrario, è un urlo di dispiacere per la fine della saga!!!
qui vengono i "nodi al pettine", per chi ha aspettato tanto questo libro, non rimarrà deluso, Daniel ormai è cresciuto ma il mistero intorno a lui sta man mano prendendo forma, fino a... beh non posso dirvelo dovete leggerloo.
lo stile è come al solito impeccabile, e nonostante le sue infinite pagine Zafon riesce a non annoiare mai il lettore, nè far abbassare il livello di attenzione!.
la storia si conclude ma noi già speriamo in un "nuovo inizio"
Perfetto
Scritto da suzaku.geassil 11 marzo 2017 A volte si vede ombra del vento dello stesso Zafon; eccellente libro, si precipita, anche l'avvincente storia, personaggi perfetti e senza inutili fronzoli; emotivo e commovente finale. L'unica pecca, forse, i primi capitoli sono troppo rallentati e ridondanto. Da leggere, indipendentemente dalla lettura della precedente opera letteraria di Zafon.
Che altro dire? Ah, l'edizione è molto buona.
L'ultimo capitolo
Scritto da iosonoseveruspitonil 10 marzo 2017 Giunge all'ultimo, attesissimo capitolo la saga del “Cimitero dei libri perduti” di Zafon. Ho molto apprezzato questo ultimo capitolo, anche se mi resta tanta tristezza perchè è come se fosse finita un'era. Mi ero molto affezionata a questa Barcellona bella e misteriosa, ricca di fascino e di libri proibiti. L'opera, ad ogni modo, non delude e, esattamente come le altre, ti fa vivere bellissime emozioni. La consiglio a tutti, ma prima vanno letti i tre libri precedenti oppure vi rovinerete tutta la storia!
La conclusione perfetta
Scritto da Giorgiail 09 marzo 2017 Per gli amanti di Zafon, ed in particolare modo della trilogia del Cimitero dei Libri, questo è il tassello finale per concludere la storia che per anni ci ha appassionato e tenuti con gli occhi attaccati alle pagine.
In quest'ultimo capito, tornano alla luce vecchi personaggi e se ne aggiungono di nuovi e affascinati; è il caso della bella Alicia, personaggio spesso ambiguo, che affascina e strega dalla prima all'ultima pagina.
Ancora una volta Zafon ci conduce tra le vie di Barcellona, una città stregata, piena di misteri e ambiguità.
Da non perdere
Scritto da paolaperuginail 08 marzo 2017 Conclusione della tetralogia del Cimitero dei Libri dimenticati, questo è uno dei romanzi più belli ed avvincenti scritti dall’autore.
L’opera è caratterizzata da un intreccio narrativo solido , dai giusti tempi. Zafon è un maestro nel fornire indizi e mescolare le vicende così da creare quella giusta dose di suspense nel lettore che non può che andare avanti.
Zafon conquista e affascina. Fra i contorni inebrianti del noir, del thriller, della commedia e dell'avventura, si giunge a un finale degno di nota
Bellissimo!
Scritto da kira890il 08 marzo 2017In una parola? Bellissimo! Questo libro chiude egregiamente la saga del cimitero dei libri perduti e ci fa venire voglia di ricominciare subito a leggerla fin dal primo libro. Zafon dimostra che sa il fatto suo in fatto di scrittura e anche se lo stile non è da capolavoro, ammetto che sa coinvolgere e creare belle storie. Infine, una parola da spendere per Barcellona, perchè questa città risulta essere la vera essenza dell'opera, una città misteriosa e ricca di fascino, conturbante: che voglia di un viaggio a Barca, adesso!
Lo aspettavo, è bellissimo!
Scritto da filofilo603il 07 marzo 2017Ultimo capitolo attesissimo della saga di Zafon del “Cimitero dei libri perduti”, io non aspettavo altro che uscisse in libreria! Anche questa volta, Zafon non ha deluso le mie aspettative, donandoci un libro molto bello e chiudendo una storia con un finale davvero interessante. Mi raccomando a leggere i libri in sequenza, perchè altrimenti vi trovereste spolierato tutto e vi perdereste una grande emozione letteraria. Consigliato a tutti quelli che vogliono fare un viaggio speciale nel mondo dei libri antichi.
Bellissimo!
Scritto da kiruccina08il 07 marzo 2017Capitolo conclusivo della tetralogia di Zafon cominciata con “L'ombra del vento”. Devo dire che si sentiva il bisogno di quest'ultimo libro, per chiudere un cerchio ed una storia che mi hanno profondamente appassionata. Chi ama i libri non può non leggere questa storia, farsi trasportare da essa nella bella Barcellona, misteriosa come non mai, fra libri antichi, perduti, dimenticati. Una storia che vi emozionerà come non mai, ma ricordate di leggere anche i primi tre libri e poi, in ultimo questo: non vorrete mica rovinarvi la lettura!
Si va sul sicuro
Scritto da marialuisalanfranchiil 06 marzo 2017Ho letto tutti i libri di Zafòn e mi sono piaciuti tutti moltissimo, quindi comprando questo ero sicura andare sul sicuro. Il libro infatti è scritto benissimo, la storia è avvincente fin dalla prima pagina e i personaggi sono gli stessi che abbiamo imparato ad amare nei precedenti romanzi, in particolare Daniel che rivediamo ancora una volta nel Cimitero dei libri dimenticati e in vicende pericolose e via via sempre più avvincenti. L'ambientazione di Barcellona resta sempre magnifica, con quel suo aspetto da luogo antico, a volte spettrale ma ricca di fascino e di storia. Un romanzo da non perdere, un libro che mantiene le promesse.
Magico
Scritto da eleanorrigby11il 06 marzo 2017Una sola parola per definire l'ultimo capolavoro di Zafon: magico! Aspettavo con ansia questo libro, l'ultimo della tetralogia di Daniel, Fermin e il cimitero dei libri dimenticati. Quando leggo i suoi libri, e in particolar modo quest'ultimo, il tempo attorno a me si ferma e io vengo catapultata in una nuova dimensione, magica, fumosa come la Barcellona che descrive Zafon e dalla quale non vorrei mai uscire! Zafon è un genio, riesce a far stare tutto in un libro: il contesto storico, l'amore, la magia, l'amicizia, la guerra, le speranze, ci fa vivere un'avventura che tutti vorremmo vivere e soprattutto ci parla dell'amore per i libri che in questo periodo di 2.0 a volte scarseggia! In questo romanzo tutti i fili si riannodano, tutte le cose vanno al loro posto e i vari misteri, rompicampi, situazioni in sospeso trovano la loro soluzione.. peccato però.. avrei voluto che questa serie continuasse all'infinito! A me questo libro ha fatto venir voglia di rileggere i primi tre!
Meraviglioso
Scritto da misteralpha737il 05 marzo 2017Aspettavo con ansia l'uscita di questo nuovo capitolo della saga della tetralogia del "Cimitero dei Libri Dimenticati" e debbo dire che le aspettative non sono state affatto deluse... Anzi! Sono rimasta letteralmente affascinata dal personaggio di Alicia Gris, dal contrasto tra la sua apparente fragilità fisica e il suo carattere forte, un'eroina che, per una volta, si salva da sé (e salva anche gli uomini, se capita), senza aspettare che accorra in suo soccorso il "cavaliere" di turno. Ma è tutta la storia a catturare il lettore, nonostante l'intrico dei fili si faccia spesso talmente fitto da disorientare. Lo stile di Zafon, però, riesce a rendere scorrevole la lettura, anche se i temi trattati non sono esattamente "leggeri". Unico rimpianto? Averlo finito! Mi ero talmente affezionata a questi personaggi che arrivare all'ultima pagina è stato come separarmi da vecchi amici. Arriverà un quinto capitolo? Chissà..
L'epilogo di una serie travolgente
Scritto da Stefaniail 04 marzo 2017 Il quarto e ultimo libro della serie "Il Cimitero dei libri dimenticati" avvolge e travolge ancora una volta il lettore in una Barcellona oscura e misteriosa. Daniel, afflitto da un passato non suo, è convinto sia suo dovere vendicare la morte della madre Isabella.
Nuovi personaggi si intrecciano ai già noti, passato e presente sempre più intrecciati in un'altra adrenalinica avventura. E alla fine ogni cosa avrà un senso, ogni verità sarà svelata.
Ma la vera magia di questa serie resta la maestria con cui Zafon ha saputo legare ogni personaggio agli altri, perchè nulla è stato casuale in quest'avventura...
Zafòn non delude
Scritto da ALESSIAil 04 marzo 2017 Con questo quarto libro Zafòn ci riporta tra i sentieri del labirinto del cimitero dei libri dimenticati. Questo libro mette il punto alla storia di Daniel Sempere e della sua famiglia. Con uno stile che ti prende e ti conquista, unisce risponde a tutti i punti interrogativi che ci eravamo posti leggendo i tre libri precedenti.
L'ho letto tutto d'un fiato. Asciutto e svelto, questo libro lo consiglio pienamente.
Labirinto di emozioni
Scritto da fdozioil 04 marzo 2017 Carlos Ruiz Zafon ha inventato un genere, scrivendo questa saga che mette in crisi chiunque voglia scegliere il suo volume preferito. Lo scrittore iberico non si smentisce neanche questa volta. La trama è avvolgente, coinvolgente, avvincente. Ben intrecciata e costruita. I personaggi sono complessi e ben caratterizzati psicologicamente, le loro personalità si mostrano pian piano, e coloro che già vissero le avventure degli altri capitoli della saga, mostrano nuovi lati.
La scrittura è magistrale, cattura il lettore come solo lui sa fare. Una volta iniziato non vorrete più posarlo.
Una storia che cattura il lettore
Scritto da matteopanero9il 04 marzo 2017Aspettavo con ansia l'uscita di questo nuovo capitolo della saga della tetralogia del "Cimitero dei Libri Dimenticati" e debbo dire che le aspettative non sono state affatto deluse... Anzi! Sono rimasta letteralmente affascinata dal personaggio di Alicia Gris, dal contrasto tra la sua apparente fragilità fisica e il suo carattere forte, un'eroina che, per una volta, si salva da sé (e salva anche gli uomini, se capita), senza aspettare che accorra in suo soccorso il "cavaliere" di turno. Ma è tutta la storia a catturare il lettore, nonostante l'intrico dei fili si faccia spesso talmente fitto da disorientare. Lo stile di Zafon, però, riesce a rendere scorrevole la lettura, anche se i temi trattati non sono esattamente "leggeri". Unico rimpianto? Averlo finito! Mi ero talmente affezionata a questi personaggi che arrivare all'ultima pagina è stato come separarmi da vecchi amici.
Fantastico
Scritto da Marinail 03 marzo 2017 Ammiro molto che ogni volume del Cimitero dei Libri Dimenticati è una storia a se ma che fa parte di una più grande.
Strutturalmente, la storia ha lo stesso tocco sorprendente di Zafón. Il Labirinto elude il realismo magico dell'Ombra del Vento ed il Gioco dell'Angelo affrontandolo da un punto di vista più terreno nel classico stile di investigatori.
Sono proprio gli investigatori i personaggi principali. Prima fra tutte sicuramente Alicia Gris. Una donna molto forte e determinata con un passato che l'ha segnata nel cuore e nel fisico. I dialoghi agili e spiritosi, con il suo compagno di ventura Vargas, e brevi capitoli hanno fatto si che leggessi le loro pagine con fluidità sorprendente.
Altro personaggio, Fermin resta sempre il mio preferito. Mi piacciono le sue perle di saggezza e non mi stanca mai. Avrei preferito che fosse addirittura più protagonista, così come suggeriva la parte iniziale del libro, che tra l'altro ha un ritmo totalmente diverso dal proseguio.
Verso metà romanzo, inspiegabilmente, ci sono numerosi passaggi inutili. Certo le descrizioni dei palazzi abbandonati e il tocco gotico di una Barcellona decadente è piacevole ma il troppo stroppia specie se svia l'attenzione dall'indagine principale.
Il romanzo affonda le radici nei precedenti capitoli della saga, ma proporre una trama già intricata, come rami di nocciolo. Credo che Zafón se ne randa conto perché sfrutta il meccanismo dei flashback, attraverso documenti o confessioni, che servono a districarsi nel dedalo di informazioni che emergono apparentemente a caso. Mi chiedo se tutto questo era indispensabile.
Come l'ha definito lo stesso Zafón " questo ciclo è un puzzle che ha sparso i propri tasselli nei quattro libri".
Nel finale il ritmo cambia. Tutto è semplice, lineare ma scorre sorprendentemente veloce.
Quando ho terminato la lettura ho avuto quasi l'impressione che l'autore non abbia scritto ancora tutto.
Spendido romanzo che conclude il ciclo dei libri dimenticati!
Scritto da BIBIXil 03 marzo 2017Anche questa volta lo scrittore non delude e crea un'atmosfera surreale che spazia dalla Barcellona del Franchismo alla modernità delle Olimpiadi degli anni 90. I protagonisti storici appaiono ancora più vivi e sanguigni, il nuovo ingresso Alicia è semplicemente delizioso, tra charme, mistero e freddezza da serial killer consumata.. Assolutamente da leggere tutto d'un fiato, forse ancora più bello dell'Ombra del Vento.
Emonzionante
Scritto da Robertoil 03 marzo 2017 Emozionante come sempre, anche in questo libro Zafon lascia il lettore con il fiato sospeso.
Nonostante i problemi iniziali che si possono avere con date e i nomi dei personaggi, il libro presenta momenti in cui la storia è riepilogata.
E' il tipico libro che hai voglia di leggere e che non vorresti interrompere. Cresce la voglia di rileggere i libri della saga.
Il finale è ad effetto. Speriamo che lo scrittore decida di scrivere un altro libro, anche se questo sembra il suo ultimo.
D'effetto
Scritto da ALESSIAil 03 marzo 2017 Di Carlos Ruiz Zafon ho letto anche "L'ombra del vento" che ho trovato stupendo. L'autore ha il dono di rendersi facilmente leggibile, scorrevole e lascia sempre con il fiato sospeso.
"Il labirinto degli spiriti" è difficile da abbandonare, vorresti non finisse mai. Eccelso, chiaro, commovente, veramente unico. Ti lascia in un continuo stato di tensione. Farò fatica a non essere tentata da una seconda veloce rilettura!
Finalmente è tornato!
Scritto da BENEDETTAil 03 marzo 2017 Dopo anni di attesa, ho letto con piacere l'ultimo libro di Zafon. Trama dall'intreccio avvolgente, con una carrellata continua di personaggi, ognuno con una sua psicologia e un modo di agire peculiare. A mio parere, se proprio fosse necessario un confronto, questo libro è ancora meglio di tutti i precedenti. Ci si affeziona ai protagonisti condividendone ansie, gioie e dolori. Difficile separarsene. Un viaggio nella storia tra Barcellona e Madrid.
Super consigliato!
Il ritorno in grande stile di Zafòn
Scritto da neurosisdeliriumil 03 marzo 2017Ebbene, dopo circa sei anni di assenza e silenzio stampa, finalmente abbiamo assistito al ritorno di quello che, a mio parere, può essere considerato uno dei più grandi scrittori spagnoli contemporanei. Zafòn si è dedicato lungamente a questo ultimo romanzo e i risultati sono stati più che soddisfacenti: trama avvincente e ben condita di mistero e colpi di scena; personaggi estremamente caratterizzati e atmosfere dalle tinte noir, quasi marchio di fabbrica dell'autore. Zafòn è un baro perfetto, maestro nel rimescolare le carte dopo averle messe in tavola, così da tenere il lettore avvinto nel rebus che costruisce pagina dopo pagina. E noi non possiamo fare altro che andare avanti, trascinati dalla corrente e inesorabilmente affezionati.
L'enigma svelato
Scritto da maria_graziatil 02 marzo 2017Una trama avvincente che tiene col fiato sospeso fino all'ultimo. Un'indagine serrata alla ricerca della soluzione di un enigma cominciato tanto tempo fa con il primo libo della saga del giovane autore spagnolo. Il personaggio di Alicia è misterioso e sorprendente, tenero e delicato. E che dire di Fermin? Ineguagliabili i suoi giochi di parole ed il suo lessico forbito. Un capolavoro!
Un mondo magico
Scritto da francesca.macerail 02 marzo 2017Questo è sicuramente uno di quei libri che una volta concluso ci lascia la sensazione di essere un po' orfani. Il tanto atteso finale della tetralogia del Cimitero dei Libri Dimenticati mi ha sorpreso, offrendo ancora una volta una visione della storia da un diverso punto di vista, questa volta finalmente femminile, senza allontanarsi troppo dai tanto amati personaggi dei precedenti capitoli della serie. Zafon si conferma un magistrale narratore, le descrizioni della città, presenza fondamentale nel romanzo, non sono mai scontate e fini a se stesse ma accompagnano il lettore e gli permettono di vivere la storia come se ne facesse parte, osservando da un angolo il susseguirsi delle vicende e i colpi di scena. I protagonisti ci stupiscono rivelando caratteristiche inaspettate e le nuove figure introdotte sanno essere all'altezza di quelle già collaudate. Terminato il volume si ha senza dubbia voglia di rileggere i precedenti per assaporare ancora l'atmosfera e scoprire nuovi particolari che ad una prima lettura erano sfuggiti.
La fine di un ciclo
Scritto da FRANCESCAil 02 marzo 2017 E siamo giunti alla fine. La conclusione del ciclo della famiglia Sempere coincide anche con la fine della Spagna di Franco.
L'ultimo capitolo che permetterà a Daniel di capire finalmente la storia sua e della sua famiglia è narrato, inaspettatamente, da Alicia Gris, la cui vita risulta legata a Firmin che può essere visto come il fulcro di tutta la quadrilogia.
Agli scrittori maledetti della Barcellona che abbiamo imparato a conoscere, David Martin e Julian Carax, si aggiunge in questo ultimo capitolo Victor Mataix, chiudendo così il cerchio.
Zafon si conferma ancora una volta uno scrittore capace di sorprendere il lettore, e quasi dispiace che con questo libro si chiuda idealmente la porta del Cimitero dei libri dimenticati.
Meraviglioso
Scritto da federica.slanziil 01 marzo 2017Ho letto tutti i libri di Zafón, ma questo è davvero il suo capolavoro. Nonostante sia il quarto volume della serie del Cimitero dei Libri Dimenticati, può essere letto e compreso anche se non sono stati letti i volumi precedenti. Per chi invece li ha letti non è altro che la chiusura del cerchio, ogni pezzo, ogni avvenimento, storia e personaggio trovano il loro posto nell'insieme e molti interrogativi vengono svelati. Questo libro mostra ancora una volta la bravura dell'autore e la sua capacità di creare una trama coinvolgente, intricata e allo stesso tempo piacevole, che permette al lettore di seguire ogni passaggio tenendolo incollato alle pagine. Libro assolutamente da leggere con un finale del tutto inaspettato!
Epico
Scritto da LEAil 01 marzo 2017 Un libro meraviglioso, che ci riporta vicino alla famiglia Sempere, ma ci fa anche conoscere e innamorare di nuovi personaggi. Tutto è collegato, nulla è lasciato al caso. Un epilogo intrigante, pieno di colpi di scena, e un finale che lascia il lettore entusiasta di aver potuto rivivere, anche solo per un po', le avventure di quella Barcellona misteriosa, dove il fulcro, è il magico Cimitero dei Libri Dimenticati.
Zafon insuperabile maestro.
Degna conclusione
Scritto da rossellail 01 marzo 2017Termina con questo ultimo romanzo la saga del Cimitero dei libri dimenticati iniziata con L'ombra del vento, il romanzo che ha stravolto milioni di lettori arrivando a riscrivere le regole di un intero genere. Con questo romanzo Zafon conclude la saga in modo magistrale lasciando inevitabilmente nel lettore quel senso di vuoto che si prova quando bisogna lasciare dei protagonisti ben caratterizzati. Consiglio la lettura dell'intera saga al fine di poter comprendere ogni sfumatura e l'evoluzione dei vari personaggi.
Meraviglioso
Scritto da diegozap87.hbkil 01 marzo 2017L'autore non mi ha deluso affatto. In questo suo ultimo volume della saga del "Cimitero dei libri Dimenticati", oltre a ritrovare i personaggi che ci ha fatto conoscere con i libri precedenti, ci perdiamo in una Barcellona ancor più misteriosa e intrigante, dove l'intricata storia trova finalmente un finale. Tutti i nodi arrivano al pettine e la sensazione che ci rimane è di dover abbandonare quei personaggi e quei luoghi che con "L'ombra del vento", "Il gioco dell'angelo", "Il principe del cielo" e "Il labirinto degli spiriti" ci sono entrati dentro e non se ne andranno via mai più.
Capitolo conclusivo di un capolavoro
Scritto da dolmayan89il 01 marzo 2017Riuscitissimo ed avvincente thriller noir, capace di coinvolgere il lettore fin dalle prime pagine e di catapultarlo nella Spagna del secondo dopoguerra, grazie soprattutto al sapiente uso di descrizioni minuziose, le quali non inficiano comunque una lettura scorrevole. Zafon è un mago nell’uso delle parole, tramite le quali è capace di ricreare un luogo, un volto, una scena, in maniera così perfetta che il lettore non può che vedere automaticamente in mente ciò che l’autore scrive sulla carta. Zafon è ormai diventato un esperto anche nel presentare nuovi personaggi e farli amare fin da subito al lettore, facendolo affezionare ai piccoli pregi e difetti che li caratterizzano. Libro ben scritto, come sempre, trama avvincente, personaggi interessanti e profondi, atmosfere noir quasi palpabili. Zafon con questo quarto capitolo chiude in bellezza una serie che non si smentisce per originalità e stile. Mi mancherà leggere del cimitero dei libri dimenticati e di quel mondo magicamente misterioso che ruotava attorno alla famiglia Sempere.
NON DELUDE MAI
Scritto da ALESSIAil 01 marzo 2017Ho iniziato a leggere i suoi romanzi in lingua originale, poi li ho riletti in italiano, mi sono appassionata ai suoi personaggi, ha dato vita al personaggio di Daniel come meglio non si sarebbe potuto fare, trasmette il suo amore per i libri, le sue descrizioni cosi minuziose da darti una precisa idea di quel che ha lui in testa, ti rendi conto che tu che stai leggendo non avresti potuto immaginare ambientazioni e circostanze migliori! ti appassiona fino all'ultima pagina di ogni suo libro.
Attesa ben ripagata
Scritto da Alessandroil 01 marzo 2017 Ho atteso per anni di poter leggere il nuovo (ed ultimo) capitolo della serie del "Cimitero dei libri dimenticati" di Zafòn e....la lunga attesa è stata degnamente ripagata. Zafòn, e il suo stile, sono una certezza assoluta. Una storia contorta...ma non complicata; una storia lunga (forse in realtà 815 pagine sono troppe...personalmente penso che circa 200 pagine di dilungamento potevano anche essere evitate, soprattutto nella parte centrale della storia) ma niente affatto noiosa; una storia in cui tutti i nodi (anche dei tre libri precedenti) vengono al pettine, lasciando nell'animo del lettore anche un pizzico di tristezza.
Mensione speciale per la splendida vena sarcastica e divertente nonchè per la splendida capacità di avere sempre la battuta pronta ed ironica, del duo Fermìn e Alicia....questi due personaggi (senza voler per questo trascurare tutti gli altri) da soli valgono, come si suol dire, il prezzo del biglietto.
"Il cimitero dei libri dimenticati"....qualcosa che ti resta dentro e che vorresti che davvero esistesse.
peccato finirlo
Scritto da MARINAil 01 marzo 2017 ultimo libro di una saga iniziata parecchi anni fa.la sua lettura risulta particolarmente piacevole sia per la trama mai banale anzi molto coinvolgente sia per la prosa quasi poetica.
i personaggi sono delineati molto bene e diventano parte del tuo quotidiano, infatti la parte più difficile è concludere il libro ben sapendo che qui la storia è arrivata al termine.
da leggere assolutamente
laFeltrinelli Libri e Musica - Roma
Scritto da Valentinail 29 gennaio 2017Daniel Sempere, il protagonista dell'Ombra del vento, torna nell'ultimo capitolo della saga. Ormai adulto e padre di famiglia, non ha ancora svelato tutti i segreti del suo passato ma l'incontro con una donna misteriosa forse gli permetterà di dipanare i fili di un intricatissimo thriller.
Dettagli
- Listino:€ 23,00
- Editore:Mondadori
- Collana:Scrittori italiani e stranieri
- Data uscita:22/11/2016
- Pagine:832
- Formato:rilegato
- Lingua:Italiano
- EAN:9788804674573
Parole chiave laFeltrinelli:
giallo e mistery, narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945)
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16/02/2019 | 23:55
Ragione e sentimento
Al confine tra razionalità e passione.Dall’acclamato scrittore Andrew Davies l'incantevole e raffinato adattamento del romanzo di Jane Austen sull'amore e il matrimonio.La Signora Dashwood e le sue figlie Elinor, Marianne e Margaret sono rimaste senza un soldo a causa della morte del Signor Dashwood.Divenute ospiti “non benvenute” nella loro stessa casa, hanno un futuro incerto: sono costrette a un matrimonio di convenienza, se vogliono continuare a mantenere uno stile di vita agiato.Lo status sociale e il denaro sembrano guidare le regole dell’amore, ma le sorelle dovranno imparare che ragione e sentimento devono andare di pari passo, se si vuole conquistare davvero la felicità.

17/02/2019 | 07:15
RACCONTI DALLE CITTÀ DI MARE
Taipei, Valparaiso, Roma, Philadelphia, Montevideo, Kuala Lumpur, Portland, Atene, Toronto, Nantes, Glasgow, Budapest e Dakar: su laeffe arriva la quinta entusiasmante stagione dei Racconti dalle città di mare.Alcune delle città più importanti al mondo sono state costruite vicino al mare, diventando luoghi simbolo: porti, città commerciali o mete turistiche.Nella nuova stagione, Sophie Fouron ci accompagna in un percorso in giro per il mondo alla scoperta della loro bellezza, della loro complessità e della loro vera anima.