I segreti di New York. Storie, luoghi e personaggi di una metropoli

Forse il titolo della collana dei segreti che mi ha attratto meno. Una citta di commercio e grattacieli che Augias fa rivivere con storie di emigranti e locali che rappresentano l'identità multietnica degli americani. Un pezzo d'Italia con il racconto della Statua della Libertà.

Un bel viaggio tra i grattacieli più famosi del mondo, per la precisione quelli della città di New York. In questo libro il giornalista Corrado Augias ci porta alla scoperta di luoghi nascosti e che sono stati dimenticati oppure distrutti nel corso degli anni. Veramente un bel libro dove la storia di molti personaggi, che hanno vissuto nella grande metropoli, hanno lasciato un segno ben evidente, e che ancora oggi lo si può ritrovare nella nostra civiltà. Molti interessanti sono stati i capitoli sulla sfortunata ballerina Evelyn Nesbit, o ancora il ricordo di Giuseppe Garibaldi che insieme ad Antonio Meucci produce candele proprio prima della sua grande impresa, tutto ciò accadde proprio a New York. Un libro molto scorrevole e sicuramente ben scritto, anche se purtroppo a tratti è un po' lento.

"I segreti di New York" è l'ennesimo volume scritto da Augias sugli aneddoti più interessanti che caratterizzano Stati e città. Una sorta di guida turistica parallela, nella quale ricercare spunti particolari per una visita un po' estranea ai percorsi maggiormente battuti. In tutta sincerità, non essendo io grande amante del continente americano, e non avendo obiettivamente New York quel fascino e quell'atmosfera che possono per esempio essere respirati a Parigi, non sono stata del tutto catapultata in quella realtà. Insomma, il libro non mi ha catturata in maniera particolare, anche perché come sappiamo la città all'ombra dell'immensa statua coronata non può poi vantare una storia lunga di molti secoli, come invece Roma, o la stessa capitale francese. Ciononostante, i capitoli sono tutti a loro modo interessanti, soprattutto per chi è invece affascinato dall'aria anticonformista che si respira oltreoceano; e devo dire che anche per una questione di cultura generale, alcuni brani (vedi Allan Poe, Nero Wolfe o Basquiat) sono davvero utili e piacevoli alla lettura. Dunque promosso, ma non particolarmente coinvolgente.