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Ecuba-Elettra. Testo greco a fronte - Euripide - copertina
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Ecuba-Elettra. Testo greco a fronte
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Ecuba-Elettra. Testo greco a fronte - Euripide - copertina

Descrizione


Due superbe figure femminili, complesse e sfaccettate, dominano questi drammi rappresentati tra il 420 e il 413 a.C. Ecuba, dopo la distruzione di Troia, è prigioniera di Agamennone; in lei lo strazio rassegnato per l'uccisione dei figli lascia spazio al desiderio di una feroce vendetta, compiuta con furia cieca e spietata. In Elettra, cui la madre ha ucciso il padre, il furore sopito è ridestato dall'arrivo del fratello Oreste, cui spetta il compito di vendicare il sangue versato con l'aiuto della sorella. Le due donne si muovono in un paesaggio allucinato, nel quale i morti condizionano i vivi e il presente è sovrastato da un passato che pone le regole e determina gli eventi. L'odio e la vendetta sono la misura di tutte le cose, ma quando la vendetta è compiuta e l'odio viene meno, il mondo torna a mostrare i propri nudi, desolati contorni e l'uomo si scopre solo.
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Dettagli

14
2006
Tascabile
4 maggio 2006
XLI-206 p., Brossura
9788811362944

Conosci l'autore

Euripide

(Salamina 485 ca - Pella 406 a.C.) tragediografo greco.La vita e le opere Nacque da un proprietario terriero, Mnesarco o Mnesarchide, e da Clito, rappresentata dai commediografi come un’erbivendola. Molti dati della sua vita, provenienti, appunto, dalle parodie e dalle malignità della commedia, sono inattendibili. Si sa di sicuro che da giovane fu adepto del culto d’Apollo, ebbe tre figli, vinse poche volte negli agoni teatrali, morì all’estero, alla corte di Archelao, in Macedonia, e fu commemorato da Sofocle durante la festa teatrale delle grandi dionisie nella primavera del 406. La sua opera rivela un’educazione raffinata, un vivissimo interesse per il movimento filosofico della sofistica, una posizione scettica nei confronti della religiosità tradizionale, una viva partecipazione alle...

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