Il mare dove non si tocca

Non il mio preferito di Genovesi. Un romanzo delicato, ironico e a tratti profondo. Lettura scorrevole anche se a tratti l'ho trovato noioso.

Eccone un altro, uno di quei libri che vorresti non avesse mai fine. Avrei voluto sentire un’altra storia della famiglia Mancini e invece tutto finisce, in un modo spettacolare ovviamente, come proprio vorremmo che fosse. Il piccolo Fabio ci racconta senza mezzi termini il suo passaggio dall’infanzia all’adolescenza, non ci fa mancare nulla, ogni dettaglio è ben riportato, e ci sembra di diventare grandi anche a noi talmente è bravo. È una vita diversa la sua, trascorsa tra zii che si credono nonni e anche un po’ “babbi”, passata non con i compagni di scuola, che non lo vedono certo di buon occhio, ma con i suoi vecchi parenti. Zii che fumano, bevono e bestemmiano e sembrano maledetti. Zii che lo trascinano a caccia, a funghi e a pesca ma anche alle sagre del paese! Un padre verò però Fabio ce l'ha ed è silenzioso e dolce. Un tuttofare che vive per lavorare e lo fa con voglia ed entusiasmo. Un padre che lo catapulta nella vita, mandandolo incontro ai problemi e non aspettando che arrivino. Lo catapulta dove il mare non si tocca e lui impara a nuotare. Un giorno tutto cambia ma Fabio non molla, come potrebbe con tutto quell’amore intorno. Un amore che ovviamente non è nelle parole, ma nei fatti. Tutti gli zii dal primo all’ultimo sono la corona perfetta tra cui crescere, ognuno di loro ci regala risate ed emozioni. Ogni scena è memorabile e raccontata con la perfezione degli occhi di un bambino. È un romanzo, vero e profondo. Reale ed intenso. A volte magico ed esilarante. Toccante ma senza mai esagerare. Un meraviglioso spaccato di quello che in effetti c’è stato in Italia. Il tempo delle corti e della guerra, il tempo che quel che si aveva bastava per essere felici. La storia di una famiglia, la storia di Fabio e l’entrata nel mondo.

Lo so, ormai Genovesi è una garanzia. Quando leggo i suoi libri passo dal riso al pianto, le sue righe sono vere, umili. Non pretendono niente: solo di raccontarvi la vita con i suoi piccoli strabilianti miracoli di tutti i giorni.