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Anno edizione: 2019
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Perché gli chef stellati sono adorati come divi e divini? Perché gli aspiranti cuochi s’inginocchiano alla loro tavola? Perché la Cucina riceve ormai il rispetto di un culto religioso?
Nel rapporto col cibo qualcosa ci è sfuggito di mano: in rete e in tv il cibo straripa e noi siamo diventati i paparazzi di ciò che mangiamo. Ma non stiamo esagerando? Un tempo la gola era un peccato, poi declassato a dispiacere a causa dei chili in eccesso. Oggi essere golosi è un comportamento lecito, per alcuni un vezzo, per tutti comunque un diritto. L’orizzonte intellettuale non supera ormai l’altezza del frigo. Forse accendere un nuovo falò delle vanità sarebbe esagerato ma abbassare il fuoco del fornello è consigliabile. Le Sacre Fritture è un libro leggero scritto in punta di forchetta, condito con ironia e farcito di gustosi calembour, che osserva i costumi, i personaggi e i vizi di un’Italia che ha smesso di pensare in grande e preferisce pensare in grasso.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Riemersa dalla visione del 'pappamondo' di Fabrizio Blini contenuta ne Le sacre fritture, potrei dire per restare in tema che questo libro sia un gustoso capolavoro di cake design diviso in tre fette: Genesi del pensiero grasso, Souperman e Gole profane, dove i termini sapientemente scelti sono volutamente e ironicamente onomatopeici per far sì che anche le parole siano commestibili. Nell'ultima opera di Blini è osservata la società dei 'benestonti' in cui "lo stomaco è l'organo principale del nuovo corpo sociale" e lo chef è un mito, un vero e proprio guru, persuaso "di svolgere un'attività d'importanza vitale come la chirurgia neonatale" e certo di "possedere la ricetta della pietanza filosofale". Nel viaggio tra le tipologie degli chef e le abitudini dell'uomo mediamente ingordo che si barcamena tra banchetti, grigliate, pic nic e apericene, si ride durante la lettura dell'ultima opera di Fabrizio che non solo diverte ma fa riflettere sul rapporto con il cibo che sta condizionando le nostre esistenze, mettendo a repentaglio la nostra vita. di Tania Croce
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