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Libri di Fenimore Cooper James

Libri di Fenimore Cooper James

Fenimore Cooper James

(Burlington, New Jersey, 1789 - Cooperstown, New York, 1851) scrittore statunitense. Le impressioni infantili del paesaggio di frontiera, dove crebbe, e la giovanile esperienza del mare, intrapresa dopo l’espulsione da Yale, modellarono la sua immaginazione di romanziere, creatore di nuovi miti per un nuovo mondo. Nel 1811, sposatosi con l’aristocratica Susan De Lancey, si stabilì nelle proprietà di famiglia; a trent’anni scrisse quasi per sfida il primo, incerto romanzo, Precauzione (Precaution, 1820); il grande successo dei due seguenti, La spia (The spy, 1821) e I pionieri (The pioneers, 1823), lo indusse a trasferirsi prima a New York per seguire la carriera letteraria, e poi in Europa, dove conobbe W. Scott, al quale era stato spesso paragonato, e Lafayette. Vigoroso assertore dei principi della democrazia americana e altrettanto energico accusatore dei suoi limiti, repubblicano con nostalgie conservatrici, fu popolare come romanziere e avversato, invece, come critico sociale, particolarmente dopo il ritorno in patria, nel 1833. L’America è, in realtà, per C., l’unico grande oggetto d’indagine, sia sociale e politica - come in Lettera ai connazionali (A letter to his countrymen, 1834) - sia romanzesca. Ed è alla narrativa, da lui considerata meno rilevante della saggistica, che deve la sua fama. Ancor più che il ciclo dei romanzi di mare, ammirati da Melville e da Conrad - quali Il pilota (The pilot, 1823), Il corsaro rosso (The red rover, 1828), I leoni del mare (The sea lions, 1849) - e la trilogia di romanzi storici costituita da Satanstoe (1845), L’incatenato (The chainbearer, 1845), I pellirosse (The redskins, 1846), sopravvive oggi la serie di avventurose narrazioni dedicate alle varie fasi della vita di un pioniere, la guida Natty Bumppo: oltre al già citato I pionieri, L’ultimo dei mohicani (The last of the mohicans, 1826), La prateria (The prairie, 1827), La guida (The pathfinder, 1840), L’uccisore di cervi (The deer slayer, 1841). In questo ciclo, noto come I racconti di Calza di Cuoio (The Leather-Stocking tales), C. creò l’archetipo dell’eroe americano, che istintivamente evade dalle restrizioni della vita civile per cercare un rapporto con la natura, affine, nella sua ricerca di autenticità, agli indiani, fratelli o nemici. La potenza e la qualità esemplare del mito narrativo creato da C. esercitarono un notevole influsso su tutto il corso della letteratura americana.

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