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Anno edizione: 2020
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Un viaggio vertiginoso all'indietro, verso il non-luogo e nel non-tempo in cui è nato tutto, per rispondere alla domanda più antica dell'uomo: che origine ha l'universo?
Nessuna civiltà, grande o piccola che sia, può reggersi senza il grande racconto delle origini.
«Forse avevano davvero ragione i Greci. Che in principio era il Chaos. Le molte osservazioni della fisica moderna sembrerebbero confermare che l'origine dell'universo materiale si nasconda nell'ipotesi più semplice. Che tutto, cioè, abbia avuto inizio da una minuscola fluttuazione quantistica del vuoto». Cos'è successo nei primi istanti di vita dell'universo? Davvero la scienza del Ventunesimo secolo fa ritornare d'attualità il racconto di Esiodo, che racchiude l'origine del tutto in un verso splendido e fulminante: «All'inizio e per primo venne a essere il Chaos»? E oggi l'universo è il sistema organizzato e affidabile che ci appare o è dominato ancora dal disordine? Per rispondere, ogni giorno schiere di uomini e donne esplorano gli angoli più reconditi della materia, usano i grandi telescopi o i potenti acceleratori di particelle per ricostruire in dettaglio i sottili meccanismi attraverso i quali la meraviglia che ci circonda ha acquistato caratteristiche che ci sono così familiari, per cercare di capire quella strana singolarità che ha dato origine all'universo e raccogliere indizi sulla sua fine. Dunque possiamo dirci che gli acceleratori di particelle oggi, come il racconto dei Greci ieri, stanno cercando di rispondere alla più antica fra tutte le domande? E allora si vede come costruire una cosmogonia non sia più affare per specialisti e il mito e la scienza abbiano in fondo la stessa funzione: permettere all'essere umano di trovare il proprio posto nell'universo, perché «nessuna civiltà, grande o piccola che sia, può reggersi senza il grande racconto delle origini».Indice
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Libro illuminante, che spiega con chiarezza concetti scientifici complicati, fa comprendere l'incredibile connessione di eventi e fenomeni, che hanno reso possibile la vita, e come noi siamo parte di un sistema grandioso, in continua evoluzione e trasformazione. Che si tratti di un progetto incredibilmente complesso e geniale o del frutto del caso, noi siamo la conseguenza di tutto ciò. Entusiasmante scoprire come conoscenza scientifica, conoscenza filosofica e credo religioso non siano necessariamente tra loro in conflitto insanabile.
Troppo vasti gli argomenti trattati e troppo confuso. Sicuramente i non addetti ai lavori non possono ritenere questo libro alla loro portata: le teorie scientifiche vengono vagamente descritte ma non spiegate. Invece, per gli addetti ai lavori è pomposo, ma allo stesso tempo superficiale.
Dopo aver letto GENESI, l'ho riletto. Gran parte delle argomentazioni restano per me "materia oscura", sicuramente per una mia insufficiente preparazione, ma forse anche per una insufficiente capacità espositiva di chi ha scritto il libro, ritenendo di fare invece chiara divulgazione. E ciò malgrado la collaborazione di tale Luciana che avrebbe verificato la leggibilità e l'intellegibilità del testo. Certo la materia è complessa. E' complessa al punto che gran parte di ciò che viene raccontato nel libro credo sia rimasta "materia oscura" anche per chi l'ha scritto. Teorie e certezze (sempre provvisorie in astrofisica) si intersecano senza sottolineature idonee a differenziarle, e l'uso di una terminologia tecnica non sempre chiarita nella sua sostanza semantica, hanno contribuito alla formazione di "buchi neri" nella comprensione del testo. MI è riuscito infine davvero "molesto" il fatto che l'autore, in modo del tutto arbitrario, abbia voluto raccontare le fasi della formazione dell'universo in "sette giorni", con un evidente e inammissibile rimando alla GENESI biblica.
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