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De terremotu. Testo latino a fronte
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Descrizione


Il "De terremotu" di Giannozzo Manetti (1396-1459) possiede un interesse rilevante non solo sul piano della letteratura e della riflessione teorica umanistica, ma anche su quello più prettamente storico-scientifico. La scrittura manettiana nasce, infatti, come disamina del catastrofico sisma del dicembre 1456 che colpì il Regno di Napoli, durante la dominazione di Alfonso d'Aragona, e di cui Manetti fu testimone in prima persona. Si trattò di uno degli eventi sismici, storicamente noti, più gravi che abbia colpito la regione appenninica, avendo provocato la morte di oltre 30.000 persone. L'opera, divisa in tre libri, riporta nel primo le teorie elaborate da poeti, storici, teologi, astrologi e fisici circa la natura e le cause dei terremoti; nel secondo troviamo un elenco dei principali eventi sismici verificatisi in area mediterranea ed europea, a partire dalle origini fino al 1456; infine, nel terzo ed ultimo libro, si tramanda la registrazione dettagliata e minuziosa dei danni materiali e del numero dei morti registrati.
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Dettagli

2013
18 luglio 2013
250 p., Rilegato
9788884504920

Conosci l'autore

Giannozzo Manetti

(Firenze 1396 - Napoli 1459) uomo politico e umanista italiano. Ambasciatore in varie corti e poi, dal 1453, in esilio a Roma e a Napoli, fu allievo di A. Traversari e amico di L. Bruni e N. Niccoli. Scrisse opere storiche (Laudatio genuensium, 1436; Chronicon pistoriense), orazioni, trattati filosofici e teologici (Adversus judaeos et gentiles pro catholica fide, in 20 libri), biografie (tra cui quelle di Dante, Petrarca e Boccaccio); inoltre tradusse dal greco (Aristotele) e dall’ebraico (Salmi). La sua opera più importante è il De dignitate et excellentia hominis (1451-52, edito nel 1532), che, senza tradire l’impostazione fondamentalmente religiosa del suo umanesimo, si impone come uno dei trattati più significativi del rinascimento, per il suo spirito antimedievale, per l’affermazione...

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