La strana morte dell'ammiraglio

Nel 1931 dodici giallisti appartenenti al Detection Club (tra questi anche Agatha Christie e Dorothy Sayers) decisero di unirsi per scrivere un giallo a "dodici mani". Ognuno di loro avrebbe dovuto scrivere un capitolo continuando il racconto senza sapere quale sarebbe stata la conclusione. Al dodicesimo autore, Anthony Berkeley, il "compito" più difficile: quello di rimettere ordine e concludere svelando l'assassino. Al termine del libro, oltre alla conclusione effettiva troviamo i finali pensati da ciascuno degli altri giallisti... buffo vedere quanto diverse siano le loro interpretazioni e l'esito finale del caso. Se questo esperimento è stato divertente per i dodici autori, lo è senz'altro di meno per il lettore, che si trova ad ogni nuovo capitolo a dover fare i conti con ulteriori nuovi indizi (molti dei quali non porteranno a nulla) inseriti pensando alla loro svolta del giallo.. per cui il lettore si troverà a leggere un giallo ingarbugliato, pieno di indizi, molti aspetti lasciati irrisolti, alternando la piacevolezza di capitoli brillanti ed altri estremamente noiosi... Bella l'idea iniziale, originale, unica, ma non riesco davvero a dare più di tre stelline...

La storia è carina però ho avuto difficoltà a rimanere concentrata perché troppo confusionario come libro.

"La strana morte dell'ammiraglio" è un giallo scritto a più mani da celebri scrittori, tra cui Agatha Christie. L'idea è estremamente interessante, ogni capitolo è scritto da un autore differente, che deve seguire gli indizi lasciati dai colleghi per giungere alla soluzione. Gli autori diventano dunque investigatori. Inoltre troviamo anche un'appendice in cui sono raccolti tutti i finali che i vari giallisti si erano immaginati, ed è interessante osservare come quasi tutti avessero scelto lo stesso colpevole, che però non è quello del romanzo (meglio non sbirciare l'appendice in anticipo!) Per quanto riguarda il giallo in sé, questo si concentra sul trovare l'assassino dell'ammiraglio Penistone, trovato su di una barca alla deriva nel fiume. Ci sono molti sospettati, l'ammiraglio non era una persona troppo ben voluta, inoltre il continuo fuggire di alcuni personaggi li rendi ancora più sospetti. Il povero ispettore Rudge all'inizio non sa bene come muoversi, tutto è molto confuso, ma alcuni indizi lasciati qua e là lo indirizzano alla soluzione del caso. Sebbene il giallo sia stato scritto a più mani, i vari autori sono riusciti a trovare uno stile comune, così che i vari capitoli risultino ben legati tra loro. Sebbene l'inizio sia un po' lento, così come in molti gialli, entrando nel vivo dell'indagine la narrazione si fa avvincente, tenendo davvero incollati alle pagine del libro!