Girl in snow

-Ho ricevuto questo libro dall'editore in cambio di una recensione onesta.- Voglio dire, con un po’ di amarezza, che questo è il primo thriller che leggo con cui non sono riuscita a trovare nessun feeling. Ho trovato lo stile di scrittura dell’autrice lento. Nella maggior parte del libro i protagonisti dialogano mediante discorsi indiretti, con periodi brevi e frammentati, creando davvero tanta confusione. L’aspetto che sicuramente è meglio riuscito è quello di far raccontare la storia direttamente ai personaggi, tramite i loro occhi e i loro pensieri; questo aspetto porta il lettore ad avere una visione quasi distorta di quelli che sono i fatti reali, su come fosse la vittima, dell’ambiente che li circonda e di quelle che sono le interazioni gli uni con gli altri. D'altronde si sa, ognuno capta e nota particolari differenti e molto spesso non si riesce ad avere un quadro generale e completo nemmeno ascoltando tante campane differenti. Dare informazioni al lettore e poi depistarlo facendogli mettere in discussione le sue stesse supposizioni può sembrare un elemento avvincente, peccato però che in questo romanzo manchino molti degli elementi che un thriller dovrebbe avere: manca la tensione, manca una vera e propria indagine, manca un finale in cui siano chiare e in cui vengano chiarite le dinamiche.

Il corpo di una giovane ragazza viene ritrovato nei pressi di un parco giochi di una piccola cittadina e, come da copione, si da inizio immediatamente alle indagini. La Kukafka esordisce con un giallo classico che ruota intorno alla caccia del colpevole, ma lo fa dando voce e vita a diversi esemplari di uomini e ragazzi moderni, che ricalcano i problemi e le difficoltà di tutti i giorni: fin dall'inizio conosciamo Cameron, la figura più importante e curiosa della storia, giovane studente delle superiori, senza padre e senza amici; poi Jade, ragazza dal carattere forte ma dalla famiglia difficile, e infine Russ, ovvero uno degli incaricati a svolgere le indagini, che riconoscerà in Cameron uno spettro del suo passato. Giallo e romanzo di vita si combinano magistralmente in quest’opera, che fa amare i suoi protagonisti nelle loro tante sfaccettature; sebbene il colpevole finale non sia poi tanto misterioso ai più avvezzi a gialli e thriller, le storie che contornano la vicenda principale meritano la lettura di questa nuova, giovane scrittrice.