Confessioni di una squartatrice

Ho scoperto Hakan Nesser per caso diversi anni fa ed è subito diventato uno dei miei scrittori di gialli preferiti. Consiglio la lettura di tutti i suoi romanzi, specialmente la serie dell'ispettore Barbarotti e quella di Van Vetereen

Bel romanzo giallo, ambientato in Svezia, con una buona dose di azione. Ciò che però non mi ha convinto troppo sono le prime 100 pagine circa in cui l'autore fa digressioni psicologiche interiori al personaggio di cui non ho colto a pieno l'utilità nel romanzo (forse serviva una lettura anche dei romanzi precedenti che non ho letto). Comunque superata la diffidenza iniziale si legge molto piacevolmente.

Un bellissimo giallo con protagonista l'ispettore Gunnar Barbarotti, a cui viene affidato dal commissario Asunander, in procinto di andare in pensione, un caso irrisolto di cinque anni prima. Un uomo scompare dopo essere uscito in motorino a fare la spesa nel negozietto del paese. Nessuno saprà più niente di lui. Ma il dettaglio inquietante è che la compagna dello scomparso è una donna che diciotto anni prima aveva ucciso e fatto a pezzi il marito... Tuttavia, contro di lei, non vi è alcuna prova. Barbarotti indaga, pur sconvolto da una tragedia personale che lo ha terribilmente colpito. Un romanzo scritto benissimo, intenso per la resa psicologica dei personaggi nei quali ci si immedesima, capace di suscitare una profonda pietà per tutti i personaggi così duramente avversati dal destino. Una lettura che consiglio vivamente, come tutti i romanzi di Nesser.