Ciro Pelliccio nasce e vive a Casoria, vicino Napoli. Da anni impegnato negli studi di storia politico-economica del Mezzogiorno borbonico, dopo una lunga serie di articoli apparsi su varie riviste, dà alle stampe la sua opera prima Il regno delle due sicilie 1806-1860. Analisi della struttura economica e sociale, per i tipi della Carabba editore (2004), nella quale esamina l’impatto sulle strutture sociali ed economiche del regno prodotto dall’eversione della feudalità. Pubblica per Graus editore Teoria e prassi rivoluzionaria nel regno di Napoli alla fine del XVIII secolo (2007), un’approfondita analisi politica della rivoluzione napoletana del 1799 e le cause del suo fallimento. Nel 2009 per la Uniservice Editore pubblica Afragola tra feudalesimo e capitalismo e La rivoluzione borghese italiana. Il brigantaggio politico postunitario. È coautore de Il Ponte del diavolo sul fiume Sele (2010) e nel 2012, per la Arduino Sacco Editore, pubblica L’eversione della feudalità nel regno delle Due Sicilie. Una rivoluzione mancata, nel quale affronta la complessa dinamica delle forze reazionarie che si opposero alla distribuzione dei demani, la ricostruzione del latifondo, la sopravvivenza dei residui feudali nelle campagne del Mezzogiorno nei contratti agrari, e la feroce lotta di classe che ne derivò. È stato relatore in numerosi convegni sull’argomento e ha collaborato attivamente con altri autori in Prima che Cristo si fermasse ad Eboli (2006). L’Opera che propone al pubblico è il frutto di una lunga ricerca d’archivio che attraverso le biografie di oltre mille appartenenti ai Bourbon, traccia, oltre alle vicende personali, un’analisi puntuale del ruolo politico che la Famiglia ebbe e che, senza alcun dubbio, può dirsi abbia gettato le basi dell’Europa moderna. Essa si inserisce, con un apparato iconografico senza precedenti, nel solco delle grandi biografie del XVII e XVIII secolo dei Bourbon, rilevandone tuttavia gli anacronismi, le contraddizioni e la scarsa documentabilità di molte delle tesi in esse sostenute, come l’asserita origine merovingia dei Bourbon. Si compone di quattro volumi. Prendendo origine dal X secolo, il primo illustra, in un’ottica del tutto nuova e per certi versi sorprendente, l’origine del nome, lo sviluppo della dinastia e la crescita geo-politica nell’area di influenza, il tutto inserito nel più ampio contesto della storia della Francia dell’alto medioevo. Il secondo indaga l’ascesa sociale con l’elevazione a Ducato-Paria della baronia di Bourbon e il conseguente titolo ducale, la partecipazione dei suoi esponenti a quasi tutte le guerre interne ed esterne sostenute dalla Francia fino al XVI secolo, quando con l’avvento al trono nel 1589, dopo le guerre di Religione, di Henri IV, discendente dalla linea dei Vendôme, diventano protagonisti assoluti della storia non solo francese ma europea, e la cui analisi viene svolta nel terzo volume. Il quarto ha un compito più modesto. Contiene una serie di documenti importanti che il lettore potrà leggere e studiare e degli alberi genealogici per meglio cogliere i rapporti di parentela tra i vari personaggi di volta in volta presentati.
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