Il concilio di pietra

?Grangé ha doti non comuni, possiede spesso il tocco magico della scrittura?. Questa è una frase riportata sulla quarta di copertina attribuita ad Alberto Bevilacqua e devo dire che mi trova molto molto d?accordo. Questo è il secondo libro che leggo di questo autore che già mi aveva affascinata con il precedente ?I fiumi di porpora? da cui era stato anche tratto l?omonimo film. La protagonista di questo libro è Diana Thiberge, etologa che studia il comportamento dei predatori ed è una grande campionessa in arti marziali. Questi suoi interessi sono nati dopo un?aggressione subita da adolescente. Ora ha trent?anni, un buon lavoro e un odio verso gli uomini, ma ha una voglia di maternità e decide di adottare un bambino. Finalmente arriva il grande giorno e parte per la Thailandia dove prenderà il suo bambino di nome Lu-Sian per portarlo a casa sua, in Francia. Ma da quel momento la sua vita cambierà drasticamente soprattutto dopo un incidente d?auto in cui suo figlio cadrà in coma. Diana è disperata e passa il suo tempo in ospedale in quanto i medici le hanno detto che suo figlio ha subito gravi danni e potrebbe non sopravvivere, ma nel momento più nero della disperazione compare un uomo che salva la vita a Lu-Sian che pare essere venuto da un altro mondo. Nel momento in cui suo figlio comincia a riprendersi, Diana nota che troppe persone intorno a sé stanno morendo, davvero troppe morti misteriose per non porsi delle domande. E le domande verranno poste molto in fretta, peccato che per trovare le risposte Diana deve entrare all?interno di un complotto mondiale che la condurrà in un lungo viaggio sia geografico sia temporale. Diana non vuole mollare né per lei né per quel figlio tanto desiderato che ora ama più di ogni altra cosa al mondo. Gli indizi la conducono verso la taiga mongola dove esiste ancora un popolo che si credeva oramai estinto e dove dovrà affrontare le sue paure per cercare di salvare Lu-Sian. Purtroppo non posso svelarvi molto di più di questo meraviglioso libro perché rischierei di rovinare tutta la suspence creata a meraviglia da Grangé, ma vi assicuro che nel momento in cui comincerete a leggere questo libro non riuscirete più a smettere. Ogni pagina ha un colpo di scena, ogni indizio scoperto conduce ad un successivo ancora più intrigante e coinvolgente. I personaggi sono davvero ben descritti e la protagonista viene resa molto bene sia nella sua sostanza fisica sia in quella psicologica. E ad ogni suo passo Grangé ci rende partecipi di ogni suo pensiero e di ogni sua paura. Credo che ?I fiumi di porpora? fosse un bellissimo libro ma vi assicuro che, se leggerete questo libro, non ne rimarrete delusi.