Sete

Premetto che adoro Nesbo e adoro Harry Hole, un personaggio imperfetto, costruito e reso famoso dai suoi vizi e dalle sue debolezze. Il racconto inizia con un Harry che non sembra in lotta perenne con i suoi demoni interiori, dedito ad un vita da marito e padre devoto. Ben presto però (e meno male per noi) scoprirà di avere ancora SETE, voglia di indagare nei meandri più torbidi del genere umano, spinto anche dal richiamo dei suoi nemici (e del suo stesso lato oscuro). Credo che il risultato migliore sia, dopo anni di imprese del poliziotto scandinavo più famoso al mondo, essere riuscito ad ideare un libro che appassioni il lettore, non lo deluda e lo lasci con la voglia di scoprire quale nuova avventura attende il nostro eroe. In attesa del seguito.

Gelosia o vendetta? E’ il dilemma tratto dall’Otello di Shakespeare riproposto come interpretazione di tanti crimini durante una lezione alla scuola di Polizia dove Harry Hole insegna. Ed è anche il tema ricorrente in tutto il libro. Dopo aver chiuso definitivamente le indagini, il protagonista vive una felice vita di routine accanto alla moglie Rakel e al figliastro Oleg. Ma il terrore che investe Oslo in seguito agli efferati omicidi di giovani donne che sfociano nel vampirismo costringe Hole a riaprire una caccia mai del tutto abbandonata. Unico indizio in comune è l'utilizzo da parte delle vittime di Tinder per colmare vuoti relazionali ed affettivi. Molte le situazioni di suspense, svariati i personaggi sospetti nel loro agire ambiguo, una narrazione che coinvolge per i tempi e la grande empatia del protagonista. Gli affetti famigliari sono gli unici momenti che convogliano serenità, chiara indicazione del messaggio dello scrittore. E’ un libro che non si mette giù, che brilla per l’umanità del suo protagonista e per un ritmo narrativo cui è estremamente piacevole abbandonarsi.

Ho iniziato a leggerlo non convinta, mi è stato regalato, e partendo dall'11mo e non conoscendo il personaggio mi ritrovavo un po' spaesata... Eppure, funziona. Anche se si legge di Harry Hole per la prima volta, partendo da questo, non si resta né delusi né scontenti. Si impara subito a conoscere il personaggio, molto carismatico. Ormai siamo abituati a leggere qualsiasi tipo di thriller e raramente si trova ancora qualcosa di "nuovo". Ebbene, ammetto che nemmeno questo brilla per inventiva e novità (per questo non do' voto massimo), siamo abituati a tutti i tipi di assassini e forse niente ci sconvolge più?, ma brilla per la stesura e nondimeno per le massime di vita che l'autore inserisce e che arricchiscono il lettore pagina dopo pagina. La storia in sé è allungata e a tratti vien da pensare che poteva scrivere un libro un po' meno "polpettone", bastavano 3/4 delle pagine se non la metà, in quanto a volte si perde via in dettagli o personaggi un po' inutili. Ma nell'insieme è sicuramente un libro eccellente, ambientato in una Norvegia fredda e nevosa che attira la lettura.