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Anno edizione: 2012
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Anno edizione: 2018
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Per i lettori di tutto il mondo, Lo Hobbit è il primo capitolo del Signore degli Anelli, uno dei massimi cicli narrativi del XX secolo. Questa edizione vede la nuova traduzione della Società Tolkieniana Italiana, e le splendide illustrazioni di Alan Lee.
Gli hobbit sono (o erano) gente piccola, alta all'incirca la metà di noi, e più bassa dei barbuti nani. Gli hobbit non hanno barba. In loro c'è poco o niente di magico, a parte quella magia di tipo comune e quotidiano che li aiuta a sparire silenziosi e rapidi quando persone ingombranti e stupide come me e voi gli capitano intorno, con un rumore da elefante che essi sono in grado di sentire a un miglio di distanza.
Pubblicato per la prima volta nel 1937, «Lo Hobbit» è per i lettori di tutto il mondo il primo capitolo del «Signore degli Anelli», uno dei massimi cicli narrativi del XX secolo. Protagonisti della vicenda sono, per l'appunto, gli hobbit, piccoli esseri «dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari», che vivono con semplicità e saggezza in un idillico scenario di campagna: la Contea. La placida esistenza degli hobbit viene turbata quando il mago Gandalf e tredici nani si presentano alla porta dell'ignaro Bilbo Baggins e lo trascinano in una pericolosa avventura. Lo scopo è la riconquista di un leggendario tesoro, custodito da Smaug, un grande e temibile drago. Bilbo, riluttante, si imbarca nell'impresa, inconsapevole che lungo il cammino s'imbatterà in una strana creatura di nome Gollum.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Come credo moltissimi altri, ho iniziato lo Hobbit dopo aver terminato la lettura de Il Signore degli anelli. Dopo un'opera tale, rimane il desiderio di conoscere di più sull'anello e di trascorrere ancora del tempo con alcuni dei personaggi (Gandalf in primis). Sfortunatamente, per me Lo Hobbit è di gran lunga inferiore alla trilogia e ho faticato a proseguire la lettura, nonostante la mole ridotta, perché gran parte della storia risulta noiosa e ho avuto difficoltà anche a ritrovare lo stesso tono di Tolkien. Se ne Il signore degli anelli la narrazione è epica e altisonante, qui è più fiabesca, il che ci sta anche eh, ma a mio gusto ha fatto perdere un po' la magnificenza della storia. In più ho detestato che l'autore in varie occasioni si sia rivolto direttamente ai lettori, è un elemento che rompe proprio la sospensione dell'incredulità e mi fa allontanare dalla storia. Ultima pecca, per me enorme, il romanzo è mostrato fin negli ultimi dettagli in momenti che ho trovato noiosi, mentre frangenti più interessanti che avrei voluto fossero approfonditi, mostrati e vissuti sono stati menzionati in mezza riga. Chi è arrivato alla fine sa. Quindi per me è un meh, sicuramente ha i suoi momenti (cioè la presenza di Gandalf e la parte di Gollum) ma per il resto non l'ho trovato tutto questo capolavoro.
Questo libro mi è piaciuto tantissimo. Ho trovato la storia molto interessante e il modo di scrivere dell'autore è davvero incredibile, in particolare nelle descrizioni delle ambientazioni. Le magnifiche illustrazioni del libro presenti in questa edizione rendono la lettura ancora più piacevole. Consiglio la lettura di questo libro a tutti.
Il romanzo mi è piaciuto, anche se – come ben noto – Tolkien è fin troppo dettagliato nelle descrizioni che rallentano di parecchio la lettura, ma tutto sommato… perché no? Dobbiamo davvero sempre correre? I personaggi, primari e secondari, sono davvero ben caratterizzati. Mai noiosi, con la giusta dose di luci e ombre. Narrativamente e dal punto di vista della trama, Lo Hobbit rimane qualitativamente inferiore alla trilogia de Il signore degli anelli, ma comunque un libro godibile.
Recensioni
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