99 giorni

Quando ho finito questo libro mi sono sentita quasi abbandonata, dovevo poter andare avanti, dovevo ancora immergermi nel suo mondo. Per fortuna, non avendolo conosciuto subito, quando l'ho preso i successivi erano già usciti e così li ho potuti leggere uno dopo l'altro. Ho adorato Acqua, la protagonista, e ho amato la scirttura della Tucker, che non conoscevo ancora. La violenza, che è parte importante di questo romanzo, è trattato benissimo, tanto che la scrittrice riesce a trasmettere la paura ed il tormento della protagonista, le emozioni che prova. Belli anche gli altri personaggi e i rapporti che si instaurano tra i vari protagonisti. Da leggere.

La storia di Acqua, la quale un giorno si sveglia in ospedale senza sapere cosa e chi l’hanno ridotta in quello stato pietoso, senza ricordare nemmeno il suo nome. Costretta, quindi, a ricostruire la sua vita da zero, andrà a vivere da Ginny Fitzgerarld, una vecchia signora anziana che per anni si è isolata dal mondo a causa di vecchi traumi. Qui cercherà, attraverso l’aiuto della famiglia Welles – la sua nuova famiglia insieme a Ginny – di aggrapparsi ad ogni singola sensazione od odore che possa dirle qualcosa in più su chi è. È anche una storia d’amore, perché all’origine di tutto quel che accaduto c’è proprio il sentimento che lega Acqua e Jesse – figlio dei Welles – un sentimento che non ricorda, ma sente rinascere subito, anche dopo l’incidente. Contemporaneamente ci vengono raccontati gli eventi che precedono l’aggressione e quelli che la seguono e assistiamo quindi a una storia d’amore che nasce ben due volte. Ho trovato il libro molto scorrevole, con un modo di fare che cattura l’attenzione, ma soprattutto la curiosità del lettore, indulgendolo a divorare pagina dopo pagina. Non ho trovato la storia banale, perché dietro all’amore ci sono argomenti come la violenza e lo stupro. Anche se la scrittrice non ha una stile riflessivo o saggio, riesce comunque a trattare bene l’argomento senza fare pasticci. È stato bello leggere di una ragazza che cerca di rialzarsi anche senza avere niente del suo passato che la induce a farlo, ma solo perché sente che nel suo futuro troverà le motivazioni. Di negativo ho trovato sicura il doppio punto di vista: Jesse racconta ciò che accaduto prima e Acqua ciò che avviene dopo. Normalmente preferisco un unico punto di vista, che sia esso onnisciente o esterno. Alcune cose sono risultate abbastanza prevedibili e scontate, ma nel complesso sono rimasta abbastanza soddisfatta ed è una lettura abbastanza leggera, che si può intraprendere anche solo per svagare la mente per qualche ora.

I primi tre giorni ho dedicato pochi minuti alla lettura di qesto libro, perchè davvero non riuscivo a capire! Poi ho trascorso tutto il pomeriggio di questa domenica uggiosa a leggerlo, ed eccomi qui a scrivere questa recensione. Come dicevo si fa veramente fatica a capire la storia perchè narrata in due versioni: da Acqua, il personaggio femminile che lo racconta al presente.....e Jesse il personaggio maschile che narra il passato (ma questo non lo si apprende da subito). Ma quando le storie iniziano ad intrecciarsi, e a tutte le domande che mi frullano nella testa riesco a dare una risposta, ecco che il romanzo ti prende , ti rapisce, e lo assimili, lo gusti, parola per parola, entrando nel vivo della storia. Acqua è indubbiamente il personaggio chiave del romanzo: lei è una donna forte, che ama Jesse e fà il possibile per salvarlo, anche rischiando la sua stessa vita. Jesse è un personaggio tormentato, che ha la fortuna/sfortuna di innamorarsi di una donna irraggiungibile ,di una donna sbagliata, della moglie di un mafioso. Ma i loro amore sfugge a tutto e a tutti, ma in primis sfugge alla morte, e anche se i ricordi sono celati, affievoliti da una mente che cerca di nascondere il dolore e la sofferenza, l'amore tra i due personaggi rinasce sempre. Adoro il modo della Tucker di raccontare i personaggi, in pratica te li fa amare, desiderare.....così che ogni sensazione, dal dolore, alla passione passa attraverso anche ai tuoi occhi....e li vivi li provi li assapori anche tu. Al romanzo dò 4 sette e mezzo, ma più che per la storia, che ho travoto unica, per la narrazione, troppo lenta all'inizio, e forse anche poco chiara. Per me voto 4,5 stelle