Circa centotrenta fotografie a colori e in bianco e nero di Andrea Micheli accompagnate e commentate da pensieri dei protagonisti del mondo della cultura e della letteratura, della musica e del cinema, dell'arte e dell'architettura.
Le fotografie di Andrea Micheli sono schiette, ingannevolmente semplici nella costruzione e accattivanti. La maggior parte esigono che ci si soffermi a guardarle con attenzione, per vedere cosa nascondono. L’accorta osservazione di fenomeni, spicchi di realtà che la prevalenza della gente nemmeno noterebbe, ma che Andrea cattura e compone con la sua macchina fotografica, è ciò che distingue il suo lavoro da quello della folla dei fotografi e che viene presentato in questo volume. - Elliott Erwitt
Un volume che raccoglie centotrenta fotografie a colori e in bianco e nero: scatti rubati a quel momento già passato, al pensiero perfetto su quel volto, o nell'istante in cui la natura ha qualcosa da dire. E l'obiettivo di Micheli lì, pronto a cogliere la curiosità o la poesia, la bellezza di un silenzio, il paradosso di coincidenze perfette. Ci fa ridere, ci fa sorridere, ci fa sgranare gli occhi, ci fa emozionare e riflettere sulla diversità, sulla spaventosa uguaglianza del linguaggio del corpo dall'altro capo del mondo, sulla spaventosa umanità degli animali, sulla spaventosa bellezza dell'imperfezione. La bellezza di scatti "involontari", piccoli lapsus d'autore, insomma.
Una raccolta di fotografie che non parlano da sole: Micheli ha scelto di farle commentare da pensieri dei protagonisti del mondo della cultura e della letteratura, della musica e del cinema, dell’arte e dell’architettura. Troveremo, tra gli altri, Renzo Piano, Umberto Eco, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Gherardo Colombo, Eva Cantarella, Giorgio Forattini, Vittorio Gregotti, Giorgio Celli, Maurizio Pollini, Wilbur Smith, Gillo Dorfles, Vittorio Sgarbi, Gabriele Salvatores, Aldo Grasso, Arnaldo Pomodoro, Massimo Gramellini, Ferruccio de Bortoli, Bruce Weber...
Una raccolta affascinante nella perpetua bellezza delle immagini, e divertente nell'accostamento didascalico che ne viene fatto. Un volume introdotto al pubblico con la benedizione del suo stesso maestro: Elliott Erwitt.
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