Finestre aperte sulla famiglia

Questo “libro” (e mi duole definirlo tale) è un inno all’odio verso chiunque scelga di vivere la propria vita, la propria identità, la propria sessualità in un modo che non rispecchia fedelmente precetti cristiani di duemila anni fa. Ho acquistato il libro pensando fosse un saggio scientifico riguardo i rapporti familiari e invece ho scoperto con orrore che le uniche fonti citate sono affermazioni prive di qualsivoglia fondamento scientifico, fatte da pontefici e ecclesiastici (che una famiglia non ce l’hanno, e la sessualità, almeno in teoria, non l’hanno mai esplorata) oppure di altri invasati disacculturati qualunque con evidenti problemi di empatia e affettività; i quali, nel III Millennio, basano la loro vita sulla “parola di Dio”. Ho letto i primi capitoli, ma non sono riuscita ad andare oltre. Chi pensa che i problemi della società odierna derivino dalla possibilità di interrompere una gravidanza, dalla possibilità di interrompere un matrimonio che ha fallito, o dalle donne che “egoisticamente” vogliono farsi una carriera o vivere la loro vita come meglio credono e desiderano NON MERITA di scrivere un libro. Non acquisterò più da Libraccio finchè testi del genere, pieni di odio e bugie, saranno divulgati. Su una cosa l’autrice ha ragione: la felicità si ottiene solo tramite l’amore (e - questo lo aggiungo io - l’amore è ovunque. Non solo dove lei crede che sia giusto). Ma visto l’odio e il ribrezzo che lei nutre per chiunque è diverso da lei, non deve essere troppo felice. Ossequi.